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Inter, squadra che vince può essere cambiata

l'analisi

Andrea Paventi

È la prima volta da quando esiste la nuova formula della Champions League che una squadra è sia in testa in Europa che in campionato, a dimostrazione del fatto che mentalità e consapevolezza sono sempre più nel dna di questo gruppo. Inzaghi sta sfruttando la profondità della rosa, un valore aggiunto che, alla lunga, potrebbe diventare fondamentale

GLI HIGHLIGHTS

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Il meglio deve ancora venire ed è quello che si augurano Inzaghi e i tifosi ma l’inizio della stagione dell’Inter è davvero di quelli che fanno ben sperare. Quella con il Salisburgo è stata infatti la vittoria numero 9 su 12 gare giocate. Tre punti che consentono ad i nerazzurri di poter mettere, in caso di successo nella sfida di ritorno sempre con il Salisburgo, una ipoteca sulla qualificazione agli ottavi di finale della competizione

 

È la prima volta da quando esiste la nuova formula della Champions League che una squadra è sia in testa in Europa che in campionato, a dimostrazione del fatto che mentalità e consapevolezza sono sempre più nel dna di questo gruppo. Quella consapevolezza che ha sempre accompagnato la carriera di Alexis Sanchez che da quella rete con l’Empoli a fine campionato stagione 2021/22, l’ultima in nerazzurro, ha dovuto aspettare fino alla sfida con il Salisburgo per sbloccarsi e riassaporare il gusto del gol che rende anche migliore nei numeri questo suo ritorno all’inter rispetto a due anni fa e alla sua ultima stagione a Milano prima di approdare a Marsiglia.

 

Squadra che vince può essere cambiata e rimodellata sfruttando la profondità della rosa. È quello che ha fatto Inzaghi. Sanchez, Carlos Augusto, Frattesi tra i migliori in campo, un valore aggiunto oltre che un fattore che alla lunga potrebbe anche diventare fondamentale per gestire energie e risorse come in questo caso, quando il trittico di partite in 8 giorni si concluderà con la super sfida con la Roma e il ritorno di Lukaku a San Siro.