Lautaro: "Voglio la Champions con tutto il cuore, manca solo l'ultimo passo"

Due anni fa, dopo la sconfitta con il City, avevi detto che il sogno era riuscire a tornare a giocare una finale. Ora come arrivi a questa finale a livello di maturità, consapevolezza e voglia? “Sicuramente con esperienza. Due anni fa abbiamo giocato una finale importante contro una squadra importante. Una finale che abbiamo perso ma che ci ha fatto maturare tanto e crescere tantissimo. Secondo me ora arriviamo perfetti in tutti gli aspetti. La squadra è quasi tutta quella che ha giocato a Istanbul. Sicuramente sappiamo che è difficile. È difficile giocare una finale ma anche arrivarci di nuovo. Il merito è del lavoro, del sacrificio e dell’unità del gruppo che abbiamo dimostrato. Abbiamo meritato di giocare un’altra finale dopo due anni e siamo orgogliosi di questo. Adesso ci manca un altro passo”. Nella tua carriera hai vinto tanto ma hai anche perso. Nella testa di un calciatore la sconfitta che effetto deve lasciare? Deve essere uno stimolo per ripartire? Dentro di te cosa lascia la sconfitta? “I primi due-tre giorni dentro di me restano tristezza e amarezza. Come ho detto già tante volte, io vivo il calcio così e non mi piace perdere. Quando perdo, vivo quei giorni così… Adesso il campionato è andato, abbiamo un impegno importante tra una settimana e non abbiamo tempo di pensare ad altro. Abbiamo solo tempo per lavorare e per preparare bene questa gara, che sarà un sogno. Essere un’altra volta in finale di Champions è veramente un sogno, perché è una competizione difficile, incontri squadre di grande valore e giochi in stadi dove è difficile giocare. Noi sicuramente in questa stagione abbiamo fatto un ottimo lavoro e ci siamo meritati questa nuova finale”. Hai vinto Mondiale, Copa America, la seconda stella con l’Inter… ora manca la Champions. Come arrivi a questa finale? Sentite che questa partita può tirare fuori il massimo da ognuno di voi? “Questo per forza. Tutti dobbiamo tirare fuori il massimo, dal primo all’ultimo. Da quello che entra in campo a quello che è in panchina e anche quello che è in tribuna. L’atteggiamento positivo ti può portare a vincere le partite. Noi dobbiamo essere tutti positivi, lasciare dietro quello che è successo e pensare a questa partita importantissima. Per me vincere sarebbe una cosa importantissima, lo voglio con tutto il mio cuore. Per me, per la mia famiglia, per tutto quello che ho passato da piccolo. E specialmente per tutta la gente dell’Inter, per questo grande club che mi ha adottato dal primo giorno. Noi siamo consapevoli del posto in cui siamo e della maglia che rappresentiamo. Questa gara per noi sarà importantissima e dovremo giocare col cuore e con la testa”. Da chi ti piacerebbe ricevere una chiamata poco prima della finale? “La mia famiglia, che mi è sempre vicino. Lo dico in ogni intervista, la famiglia è la cosa più importante per me. Mia nonna non sta passando un grandissimo momento quindi continuare a parlare con lei mi carica tanto in questo momento. A volte con l’età che ha… penso sempre ai miei figli e se quando tornerò in Argentina la vedrò ancora. Queste cose qui sono quelle che ti mantengono forte e sicuramente questa partita la dedicherò a lei. Non sta passando un grandissimo momento e mia madre non sarà alla finale per restarle vicino. Mando un grande saluto a mia nonna, mia madre e ai miei fratelli”.

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Lautaro: "Voglio la Champions con tutto il cuore, manca solo l'ultimo passo"

Andrea Paventi