Le insidie nascoste nella 3^ giornata di Champions: il punto sulle italiane

Il terzo turno della ‘League phase’ di Champions riserva buone opportunità ma anche diverse insidie alle quattro squadre italiane in lizza. Ovviamente il compito più duro è quello della Juve al Bernabeu contro il Real Madrid. E' un errore, tuttavia, parlare di pronostico chiuso. Il Real ha un potenziale enorme, è in vetta alla classifica della Liga e sembra aver trovato la miglior versione di Mbappé. Però non ha risolto tutti i suoi problemi di equilibrio e non brilla per continuità all'interno della stessa partita. Xabi Alonso sta dando grande fiducia a due talenti rampanti come Guler e Mastantuono: l'obiettivo è quello di mettere la loro enorme qualità al servizio della squadra. I precedenti tra Juve e Real Madrid nelle coppe parlano di un grande equilibrio: 10 vittorie per il Real, 9 per la Juve e 2 pareggi. Ma nelle ultime 20 partite contro squadre italiane, i blancos hanno vinto 18 volte. Per una Juve che non vince da oltre un mese e che si sta interrogando sul futuro di Tudor anche un pareggio sarebbe un ottimo risultato, considerato anche che il calendario della ‘League phase’, dopo la trasferta di Madrid, appare almeno in teoria più abbordabile. L'Inter deve evitare l'errore di sottovalutare l'Union St Gilloise, un rischio concreto dopo la bella vittoria sul campo della Roma e il sorpasso proprio sui giallorossi per il secondo posto in Serie A. L'USG è la squadra campione del Belgio ed è al primo posto in Jupiter League. E' vero, ha perso male in casa con il Newcastle nell'ultimo turno, ma all'esordio si era imposto, dominando, in casa del Psv Eindhoven e meno di due anni fa, nel dicembre 2023, sconfisse nel fortino del suo stadio il Liverpool. L'Inter deve approfittare del calendario agevole nella prima parte della ‘League phase’, perché la seconda - con Atletico Madrid, Liverpool, Arsenal e Borussia Dortmund - non sarà una passeggiata. Il Napoli deve approfittare delle difficoltà che sta incontrando in questo momento il Psv Eindhoven. E' la squadra campione d'Olanda, titolo di fatto regalato dall'Ajax, capace di dilapidare 9 punti di vantaggio. In estate ha perso giocatori importanti come Tillmann, Bakajoko, Boscaglia e Lang, passato proprio al Napoli. Ha puntato su Ruben Van Bommel, figlio di Mark e interessantissimo esterno d'attacco, pagato quasi 16 milioni dall'Az Alkmaar. Ma dopo un grande avvio di stagione un grave infortunio lo ha messo fuori gioco. Il Napoli parte decisamente favorito ma ha un'insidia, la sfida di sabato al Maradona contro l'Inter che potrebbe condizionare, anche solo inconsciamente: dopo l'inciampo contro il Torino , e in caso di incroci sfavorevoli, il Napoli potrebbe scivolare fuori dalla zona Champions. Però la squadra sta bene atleticamente. Il duro lavoro fatto in ritiro tra Dimaro e Castel di Sangro sta pagando. L'Atalanta ha un compito - almeno in teoria - agevole. Lo Slavia Praga ha perso 9 delle ultime 10 partite giocate in Italia. Nell'ultimo turno ha perso nettamente a San Siro contro l'Inter, e all'esordio non era andato oltre il pari a Praga contro il Bodo Glimt, squadra che quando esce dalla Norvegia fatica moltissimo. L'Atalanta ha un calendario discreto e salire a quota sei punti dopo tre giornate significherebbe aver quasi ipotecato un posto nei playoff e consentirebbe di poter sognare un posto tra le prime otto.

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Maurizio Compagnoni