Le simmetrie che il Napoli sembra aver smarrito

Quando ho finito di commentare la partita, me lo sono detto praticamente subito: le prossime 48 ore saranno fondamentali. Perché vedere un Napoli perdere così, con questo risultato e con questa prestazione, è stato pesante e inaspettato. Lo è stato per noi che eravamo allo stadio, lo è stato sicuramente per i tifosi alla tv. Figuriamoci per i giocatori e l’allenatore. Perché anche a me è capitata una sconfitta del genere. Uscirne non è semplicissimo. Torno indietro di qualche anno: 17 marzo 2012. Ero nella Fiorentina che al tempo lottava per la salvezza e di fronte avevamo proprio Conte, allenatore della Juventus. Quella partita finì 5-0 per loro: fu una sconfitta pesantissima in casa nostra, con Cerci che venne espulso dopo poco più di 20 minuti di gioco. Negli spogliatoi poi ti confronti, cerchi di capire cosa succede. E reagisci. Dimenticare e ripartire Ecco, una cosa del genere dovrà essere fatta in queste ore a Castel Volturno. Lo sfogo di Conte è stato chiaro, diretto. Forse anche molto mediatico, per catalizzare l’attenzione più su di sé che sui suoi giocatori. I quali ora dovranno dimenticare prima di tutto in fretta il risultato e quella negatività che inevitabilmente si porta dietro. Loro dovranno azzerare, l’allenatore invece dovrà in qualche modo incassare ma avere la lucidità giusta per trovare la soluzione. Perché è nelle sue mani la risposta. Ma lo è soprattutto nella sua testa: dovrà capire i motivi che hanno portato a una disfatta come questa, a uno spettacolo che ha mostrato tutte le fragilità di un gruppo che ancora non ha trovato del tutto sé stesso. E che dovrà essere bravo in questi giorni a isolarsi da tutto quello che gli pioverà addosso: tra media, social e quant’altro. Napoli diverso La sensazione che si è avuta è quella di un Napoli che ha perso in modo inaspettato, almeno nel punteggio, ma forse non per caso, come detto proprio dallo stesso Conte al termine della partita. In generale, dall’inizio della stagione la squadra è sembrata un po’ troppo distratta e meno sul pezzo: si ha quella sensazione che sia meno compatta, che mostri meno quella voglia di non prendere gol. Poi, in realtà, riesce a fare comunque la sua prestazione, ma nel momento decisivo invece sbaglia quel dettaglio che porta a non fare gol o a subire quello della sconfitta. Contro il Psv, l’aspetto più brutto è stato quello di non essere riusciti a reagire, di non saper frenare la caduta: se la partita fosse andata avanti, probabilmente il passivo sarebbe stato anche molto più pesante. Ed è questo l’aspetto mentale più preoccupante. La durezza di Conte si capisce, è anche abbastanza prevedibile. Ha bisogno di chiamare tutti all’attenzione, perché l’anno dopo una vittoria così importante come quella del Napoli, anche solo inconsciamente puoi pensare di essere invincibile, di avere quella forza che hai già dimostrato l’anno prima. Faccio un esempio: anche in situazione di 11 contro 11, il Psv per due calci d’angolo ha avuto due uomini liberi. Quasi come se si dovessero marcare da soli. Non è arrivato il gol, ma ci sono andati vicini. È lo specchio di una distrazione che una squadra vincente non può proprio permettersi. Big match e grande tema Meglio quindi che arrivi subito un’avversaria forte come l’Inter, per provare a ripartire. Perché se giochi con una squadra sulla carta inferiore, sei praticamente costretto a vincere. E quel tipo di pressione è nociva. Contro i nerazzurri, invece, Conte potrà sperimentare qualche cambio e soprattutto potrà aiutare il Napoli a trovare quegli equilibri che di fatto deve ancora scoprire. E si arriva al nodo cruciale: la questione De Bruyne. Il belga è fortissimo, e non si discute. Ma il suo arrivo in qualche modo ha portato l’allenatore a spostare di posizione il suo giocatore più forte, cioè McTominay. I risultati sono anche apprezzabili, ma di fatto il Napoli non è una squadra che ha rinforzato la sua struttura di base, ma una che ha cambiato pelle in estate e che si dimostra ancora un po’ troppo asimmetrica. Di questo, ci sarà da parlare e analizzare con più calma in un prossimo articolo su Sky Sport Insider. Conte, invece, di tempo a disposizione per trovare una soluzione non ne ha tantissimo. Occorrerà molta lucidità. E occorrerà, soprattutto, farla subito ritrovare ai suoi giocatori.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

Le simmetrie che il Napoli sembra aver smarrito

Riccardo Montolivo