
I giocatori più forti che non hanno mai vinto la Champions League
Palloni d'Oro e campioni del mondo o d'Europa con le Nazionali, bomber e fuoriclasse assoluti. Carriere straordinarie e titoli a non finire, o quasi: tanti big hanno vissuto la maledizione della Champions League, il trofeo più importante a livello di club. Finali perse e occasioni sfumate per loro: ecco di chi si tratta

GIANLUIGI BUFFON. Iniziamo da chi ha ancora la possibilità di vincerla, ultimo grande trofeo che manca alla sua super bacheca. Uno dei più grandi portieri di sempre e campione mondiale nel 2006, ma privo della coppa sfumata in tre finali: Milan nel 2003 ai rigori, poi Barça (2015) e Real (2017). Un discorso comune anche per altri eroi moderni della Juve: Chiellini, Bonucci, Barzagli e Marchisio
Su Sky Sport Uno tutto il Mondiale 2006: la guidaZLATAN IBRAHIMOVIC. Stesso discorso per Ibra, campione ancora d’attualità come altri colleghi in attacco (Lewandowski e Aguero per citarne un paio). Maglie prestigiose e palmares invidiabile, lui che ha collezionato 123 presenze in Champions senza mai vincerla. Peccato per gli intrecci di mercato: da ex interista uscirà in semifinale nel 2010 col Barça. E dopo la sua partenza sarà festa blaugrana
Da Hannover a Berlino: la programmazione dell'Italia 2006LEV YASHIN. L’unico Pallone d'Oro tra i portieri, riconoscimento che risale al 1963 dopo i successi nell'ex Unione Sovietica tra club (Dinamo Mosca) e Nazionale (oro olimpico nel '56 ed Europeo nel 1960). Ciò nonostante il "Ragno Nero" non è mai riuscito a sollevare l'allora Coppa dei Campioni
Tormentoni Mondiali: il nostro linguaggio nel 2006DINO ZOFF. Campione d'Europa con l'Italia nel '68 e mondiale a Spagna '82, coinvolto come Buffon dalle sfortunate finali nella competizione: battuto 1-0 dall'Ajax di Cruyff nel '73 così come dieci anni più tardi, quando furono Magath e l'Amburgo a negargli il trofeo. A livello di club, in Europa, Zoff si è dovuto "accontentare" della Coppa Uefa del 1977
DIEGO ARMANDO MARADONA. Dici leggenda e non puoi non pensare al Pibe de Oro, fenomeno consegnato alla storia del calcio. Una divinità a Napoli e in Argentina, Paese trascinato sul tetto del mondo nel 1986. Ma quando partecipò alla Coppa dei Campioni, all’epoca riservata solo alle squadre vincitrici nei propri campionati, Diego non riuscì a trionfare dovendo ripiegare sulla Coppa Uefa del 1989
GIUSEPPE BERGOMI. Altro campione del mondo, altro big del calcio senza una Champions in bacheca. Storico capitano dell’Inter, club dove ha accumulato 756 presenze (2° all time solo ad Javier Zanetti), Beppe ha piuttosto sollevato tre volte la Coppa Uefa: è accaduto nel 1991 (contro la Roma), nel 1994 (battuto il Salisburgo) e nel 1998 nell’epilogo con la Lazio
FABIO CANNAVARO. Da un azzurro campione del mondo ad un altro, capitano della spedizione nel 2006 (anno del suo Pallone d’Oro) e difensore dalla carriera vincente. Tra i rimpianti più grandi c’è proprio la Champions: mai oltre le semifinali, tappa raggiunta da interista nel 2003 ma eliminato dal Milan. Non andò meglio nemmeno con Juventus e Real Madrid. Al Parma sollevò la Coppa Uefa del 1999
LILIAN THURAM. Difensore come Cannavaro e suo ex compagno dal Parma alla Juve, anche lui ha vinto tantissimo dai club alla Nazionale francese (Mondiale del ’98 ed Euro 2000). E la Champions? Sfiorata in bianconero nel 2003 dopo 120 minuti a Manchester, quando fu il Milan a spuntarla ai rigori. In altre due occasioni si fermò invece in semifinale: Monaco nel ’94 e Barcellona nel 2008
JÜRGEN KLINSMANN, ANDREAS BREHME. Coppia memorabile nel calcio tedesco, entrambi sul tetto del mondo a Italia ’90 con la Germania quando già vestivano la maglia dell’Inter. Se insieme vinsero la Coppa Uefa del 1991 in nerazzurro, la Coppa dei Campioni rimase un miraggio anche nelle stagioni al Bayern Monaco. Trofeo che manca anche ad un loro connazionale di quel periodo…
LOTHAR MATTHÄUS. Un discorso a parte lo merita un altro dei tedeschi-interisti a cavallo degli anni Novanta, campione innato per mezzi e leadership. Pallone d’Oro nel 1990, anno del Mondiale vinto con la Germania, Matthäus perse a 38 anni l’incredibile finale del 1999: uscito all’80’ con i bavaresi avanti 1-0, incassò la clamorosa rimonta dello United. Anche 12 anni prima si era arreso all’epilogo
MICHAEL BALLACK. Tedesco come i tre predecessori, lui che viene accostato al cosiddetto Bayer "Neverkusen": stagione 2001/02, quella del Triplete sfumato su tutti i fronti a partire dalla Champions vinta dal Real. Se lo chiamano "eterno secondo" un motivo ci sarà: 6 anni più tardi, a Mosca, si arrende a rigori contro il Manchester United ad un passo dalla gloria con il Chelsea
PATRICK VIEIRA. C’era anche lui nella generazione d’oro della Francia, campione d’Europa e del mondo tra il 1998 e il 2000. Titoli che non gli sono mancanti nemmeno dall’Italia all’Inghilterra con l’Arsenal, ma nessun trofeo europeo con i club: mai oltre i quarti di Champions (2001 e 2004), battuto anche nella finale di Coppa Uefa del 2000 quando sbagliò un rigore contro il Galatasaray di Terim
PAVEL NEDVED. Impossibile dimenticare l’ammonizione contro il Real nel 2003, minuto 82 della semifinale di ritorno che gli costò l’epilogo contro il Milan. Come sarebbe andata all’Old Trafford con lui in campo? Difficile dirlo, certo è nello stesso anno la "Furia ceca" conquistò il Pallone d’Oro pur rimandando l’appuntamento con la Champions. Trofeo mai vinto, cruccio di una carriera stellare
CESC FABREGAS. Non ci eravamo dimenticati di lui, centrocampista del Monaco dalla bacheca affollata tra club e Nazionale spagnola. Problemi di tempistica tuttavia per quanto riguarda la Champions: cresciuto nel Barça, da ex perde la finale del 2006 in forza all’Arsenal. Tornato al Camp Nou fino al 2014, Fabregas non riuscì ad aggiudicarsi il trofeo vinto l’anno seguente proprio dai blaugrana
RONALDO. Ebbene sì, all’appello risponde anche il Fenomeno brasiliano. Due volte Pallone d’Oro e altrettante campione del mondo con il Brasile, l’ex Inter non ha mai conquistato la Champions League. Nel 2007 faceva parte del Milan vittorioso ad Atene, ma non formalmente: arrivato a gennaio e già schierato 136 minuti nella competizione dal Real Madrid, Ronaldo osservò la festa dei compagni
ROBERTO BAGGIO. Da un fenomeno all’altro con il "Divin Codino", leggenda del calcio italiano e mondiale. Pallone d’Oro nel 1993, Roby ha conquistato in carriera un solo trofeo europeo (Coppa Uefa del 1993 con la Juventus). Poca fortuna in Champions League: fuori ai gironi con il Milan nel ’97, eliminato ai quarti da interista due anni più tardi. Un bilancio che non rende giustizia al suo talento
FRANCESCO TOTTI. Simbolo della Roma e icona del calcio italiano, lui che con i giallorossi ha vinto uno scudetto (2001) e quattro coppe nazionali. E in Europa? Mai oltre i quarti di finale raggiunti due volte tra il 2007 il 2008, ciò nonostante Totti resta il marcatore più anziano nel formato moderno della Champions: segnò a 38 anni e 59 giorni contro il Cska Mosca. Un destino comune a De Rossi
CHRISTIAN VIERI. Altro campione del nostro calcio, bomber dai gol a raffica in carriera ma poco fortunato in Europa. Eccezion fatta per la Supercoppa Uefa 1996 (Juventus) e la Coppa delle Coppe 1999 (Lazio), Bobo non ha mai fatto troppa strada in Champions: da bianconero perse la finale del 1997 contro il Borussia Dortmund, mentre da interista si fermò in semifinale all’Euro-derby del 2003
LAURENT BLANC. Grandi attaccanti e pure difensori eccellenti in questo elenco. È il caso dell’ex Napoli e Inter, lui che ha vinto tutto con la Francia ma in Europa si è dovuto "accontentare" della Coppa delle Coppe 1997 (Barcellona). Già, perché la Champions League gli è sempre sfuggita: l’ultima tappa al Manchester United, nel 2002, lo vide arrendersi in semifinale al Bayer Leverkusen
SOL CAMPBELL. Un difensore come Blanc, preceduto nella maledizione in Champions dell’Arsenal anche dall’iconico Tony Adams. Nel caso del roccioso centrale inglese, perno degli "Invincibili" nella Premier League 2003/04, partecipò e sbloccò la finalissima del 2006 contro il Barcellona. Peccato che a Parigi la rimonta con Eto’o-Belletti gli costò la sconfitta e un trionfo mai vissuto dai Gunners
ROBERT PIRES. Campbell come l’estroso centrocampista francese, suo compagno all’Arsenal nonché eroe dei Bleus nel 1998 e a Euro 2000. C’era anche Pires nella finale persa dai Gunners contro il Barça allo Stade de France, lui che coi club non ha mai conquistato titoli europei. All’epoca del Marsiglia concesse anche l’epilogo del ’99 in Coppa Uefa al Parma: un feeling mai sbocciato
GIANLUCA ZAMBROTTA. Lui come Fabio Grosso, un altro degli eroi azzurri nel 2006. Considerato uno dei terzini più completi del calcio moderno, Zambrotta ha conquistato coi club in Europa solo l’Intertoto del 1999. Proprio alla Juve, nel 2003, disputò e perse la finalissima contro il Milan a Manchester. Non andò meglio né al Barcellona né in rossonero dove sfumarono le ultime chance di Champions
PAULO ROBERTO FALCÃO. Ritroviamo una leggenda della Roma con l’ex centrocampista brasiliano, uno scudetto (1983) e due Coppe Italia vinte in giallorosso. Resta il rimpianto della Coppa dei Campioni dell’84, persa all’Olimpico ai rigori contro il Liverpool dopo l’1-1 maturato in precedenza (reti di Neal e Pruzzo). Falcao non calciò uno dei penalty di fronte all’istrionico e decisivo Grobbelaar
GEORGE WEAH. Primo Pallone d’Oro non europeo nel 1995, l’attaccante liberiano era già stato capocannoniere in Champions (vinta dall’Ajax sul Milan) quando giocava nel Psg. Nemmeno in rossonero arrivò fino in fondo: si ricorda la rissa con Jorge Costa (Porto) che gli costò 6 turni di squalifica. Arrivato dopo i trionfi di Capello e partito prima dell’avvento di Ancelotti: davvero poca fortuna
MICHAEL OWEN. Possiamo indicare un altro Pallone d’Oro datato 2001, attaccante inglese che ha festeggiato tre titoli europei: la Coppa Uefa e la Supercoppa nel 2001 con il Liverpool, ma anche l’Intertoto del 2006 con il Newcastle. La Champions gli sfuggì invece sul più bello, battuto 3-1 dal Barcellona in finale a Wembley ma senza scendere in campo a fine carriera con il Manchester United
GABRIEL OMAR BATISTUTA. In Champions League ha realizzato alcuni dei gol più belli della sua carriera, prodezze che non gli hanno mai regalato il successo finale. Ai tempi della Fiorentina arrivò in semifinale nella Coppa delle Coppe 1997, tappa europea che invece in Champions non l’ha visto andare oltre la seconda fase a gironi (prevista all’epoca) sia con i viola sia con la Roma
RUUD VAN NISTELROOY. Il 6° miglior marcatore all-time della competizione senza mai vincerla? È possibile, altroché: tre volte capocannoniere della Champions, torneo dove ha realizzato 56 gol in 73 partite, il centravanti olandese non ha mai trionfato a livello internazionale. Nel 2002 si arrese in semifinale al Bayer Leverkusen con la maglia dello United, non andò meglio nemmeno al Real Madrid
DENNIS BERGKAMP. Connazionale di Van Nistelrooy e giocatore dalla classe innata, l’ex attaccante ha vinto due volte la Coppa Uefa (1992 con l’Ajax e 1994 con l’Inter) senza mai festeggiare la Champions League. Ci andò vicinissimo nel 2006 quando, insieme all’Arsenal, sfiorò il titolo a Parigi: rimasto in panchina per tutto il match, osservò da spettatore il trionfo del Barça di Rijkaard
DAVID TREZEGUET. Altro intoccabile della Francia che vinse tutto tra il 1998 e il 2000, attaccante fenomenale ma privo di successi a livello internazionale coi club. C’era anche lui nel 2003 a Manchester, finalissima vinta ai rigori dal Milan contro la sua Juventus. E proprio il primo penalty della serie, calciato da Trezeguet, venne parato da Dida grande protagonista di quell’epilogo italiano
HERNAN CRESPO. Milan campione d’Europa nel 2003, ma che beffa due anni più tardi ad Istanbul. Lo ricorda bene l’attaccante argentino, autore della doppietta per il 3-0 rossonero all’intervallo. La rimonta del Liverpool conclusa ai rigori negherà il titolo a Crespo, Champions sfumata in una delle finali più incredibili della competizione. E lui si era già fermato in semifinale con Inter e Chelsea
ROMARIO. Accarezzava il titolo nel 1994, quando il suo Barcellona pregustava il trionfo ad Atene. Non avevano fatto i conti con lo strepitoso Milan di Capello, vittorioso 4-0 per il 5° storico successo in Champions. Non è più riuscito a contenderla l’attaccante brasiliano, campione del mondo nel 1994 e vittorioso due volte in Copa America (1989 e 1997) sempre con la Seleçao
MIROSLAV KLOSE. È il miglior marcatore di sempre nella storia dei Mondiali, 16 gol realizzati in quattro edizioni come nessun big è mai riuscito. Eppure anche il centravanti tedesco si è dovuto arrendere alla dura legge della Champions, o meglio: Klose non è riuscito a conquistare titoli europei coi club, digiuno che l’ha accompagnato negli anni d’oro dal Werder al Bayern fino alla Lazio
ERIC CANTONA. Era lui il leader del Manchester United che gettava le basi per il grande trionfo europeo, peccato che dopo l’eliminazione in semifinale contro il Borussia Dortmund nel 1997 annunciò il suo ritiro. Aveva solo trent’anni, ma non è tutto: due anni più tardi, i Red Devils trionfarono 2-1 contro il Bayern in una delle finali più pazze della Champions. E Cantona restò a bocca asciutta
ALAN SHEARER. "Non ho mai avuto rimpianti", spiegò alla fine di una carriera che lo vide segnare valanghe di gol festeggiando un solo titolo (scudetto con il Blackburn nel 1995). E nemmeno con il Newcastle riuscì a stravolgere il suo destino: mai oltre la seconda fase a gironi di Champions, tantomeno nel 2003 quando rifilò tre reti al Bayer Leverkusen e due all’Inter prima di essere eliminato
ARSENE WENGER. Abbiamo incontrato tanti big, ma poteva mancare un allenatore? Ecco colui che ha accumulato più panchine (178) nel formato moderno della Champions senza mai vincerla. Solo un miraggio per lo storico manager dei Gunners, lui che guidava diversi giocatori che abbiamo già indicato: finalista nel 2006 a Parigi, due volte fuori in semifinale. E altre due finali europee perse. What else?