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Lazio, Tare: "Dopo tante battaglie, vogliamo vincere la guerra. Immobile? Orgoglioso di averlo preso"

Europa League

Il direttore sportivo della Lazio dopo la vittoria col Salisburgo: "Stiamo vincendo tante battaglie, ora vogliamo vincere la guerra. Dobbiamo andare in Champions League e provare ad arrivare in fondo in Europa. Immobile? Sono orgoglioso di averlo portato alla Lazio"

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Grande notte di calcio all'Olimpico, la Lazio viene raggiunta due volte dal Salisburgo ma poi vince 4-2 con le reti decisive di Felipe Anderson e Immobile. Stadio gremito, biancocelesti travolti dall'entusiasmo del pubblico. Una notte di emozioni, in Europa League, anche per Igli Tare: "Per ora stiamo vincendo grandi battaglie, ma alla fine conta vincere la guerra – ha dichiarato il direttore sportivo biancoceleste a Lazio Style Radio – Noi vogliamo raggiungere il nostro obiettivo, cioè la Champions League. Fin qui il lavoro svolto da Inzaghi e dalla squadra è stato ottimo, bisogna continuare così. La speranza è quella di arrivare in fondo sia in campionato che in Europa League. La vittoria col Salisburgo è un'ulteriore conferma del grande lavoro che stiamo facendo. Ora ci attende l'insidiosa partita di Udine, poi giovedì dobbiamo mantenere lo stesso ritmo in Austria. Dovremo fare il possibile per non sbagliare più".

"Immobile? Orgoglioso di averlo portato alla Lazio"

Da ex centravanti all'attuale centravanti della Lazio. Ciro Immobile, a livello realizzativo, sta mantenendo un ritmo pazzesco: "Ci ha aiutati a creare un fantastico spirito di squadra – prosegue Tare – Per questo sono orgoglioso di averlo portato alla Lazio. Siamo stati bravi e queste scelte ci stanno ripagando". Decisivo anche l'apporto del pubblico: "Se vogliamo conquistare traguardi importanti c'è bisogno sempre di una cornice di pubblico come quella di ieri sera. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti soprattutto in vista delle ultime partite del campionato. Noi abbiamo un popolo di ventimila che sono sempre fedeli, nel bene e nel male. Vorrei stringere la mano a ognuno di loro".