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Atalanta Copenaghen 0-0: Dea sfortunata, il muro danese regge. Gli highlights

La squadra di Gasperini domina e crea un numero impressionante di occasioni, ma non riesce a sfondare. L’accesso ai gironi di Europa League si deciderà nella gara di ritorno del 30 agosto, a Copenaghen

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ATALANTA-COPENAGHEN 0-0

Atalanta (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Mancini, Masiello; Hateboer (92' Castagne), De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic (46' Zapata); Gomez, Barrow (80' Cornelius). All. Gasperini

Copenaghen (4-4-2): Joronen; Ankersen, Vavro, Bjelland, Boilesen; Skov, Zeca (46' Kvist) ,Thomsen, Fischer (80' Kodro); N’doye, Sotiriou (75' Gregus). All. Solbakken

L'Atalanta ci ha messo cuore e voglia, ha dominato la gara ma le sono mancati solo un pizzico di lucidità e, ovviamente, il gol. Verdetto rinviato alla gara di ritorno, in programma il 30 agosto

- di Redazione SkySport24

E' FINITA!

- di Redazione SkySport24

91' - L'Atalanta prova lo schema su punizione, ma non riesce. Ultime possibilità per i nerazzurri, ora tutti all'attacco

- di Redazione SkySport24

L'Atalanta non riesce proprio a sfondare, pur avendo dominato tutto il secondo tempo

- di Redazione SkySport24

89' - Botta di Gosens! Palla deviata in angolo

- di Redazione SkySport24

Gasperini si affida all'ex: dentro Cornelius, che ha giocato nel Copenaghen fino al 2017, fuori Barrow

- di Redazione SkySport24

70' - Atalanta ancora vicina al gol: stavolta è il tiro di Hateboer, deviato, a uscire di poco

- di Redazione SkySport24

68' - Zapata lanciato dal Papu prova a scavalcare il portiere: palla respinta sul piede di Gosens che non riesce a inquadrare la porta

- di Redazione SkySport24

Adesso l'Atalanta preme, Copenaghen chiuso nella sua area in grande difficoltà

- di Redazione SkySport24

65' - Ancora Gomez! Tiro a giro dal limite, fuori di niente

- di Redazione SkySport24

60' - Zapata va sul fondo a sinistra e mette in mezzo, Hateboer rovescia verso la porta e Gomez non arriva alla deviazione decisiva per pochissimo

- di Redazione SkySport24

58' - Prima Zapata e poi Barrow: ribattute le loro conclusioni. L'Atalanta attacca a fiammate

- di Redazione SkySport24

48' - Zapata riceve palla da Gomez spalle alla porta e fa da sponda servendo nuovamente il Papu: tiro immediato alto

- di Redazione SkySport24

Cambio di modulo per l'Atalanta, che passa da un 3-4-1-2 con il trequartista dietro alle punte a un più lineare 3-4-3

- di Redazione SkySport24

Si riparte: Gasperini inserisce Zapata al posto di Pasalic per cercare di scardinare la difesa del Copenaghen

- di Redazione SkySport24

Finito il primo tempo: Atalanta molto propositiva ma incapace di creare una vera grande occasione da gol

- di Redazione SkySport24

45' - Barrow gira di testa in porta, ma non riesce ad angolare. Poco prima l'attaccante gambiano aveva cercato di liberarsi in area circondato da tre avversari, ma aveva perso il pallone. Finora poco lucido, il giovane attaccante nerazzurro

- di Redazione SkySport24

42' - Ora si porta in avanti il Copenaghen, che si fa vedere con una punizione e un corner, controllati bene dalla difesa nerazzurra

- di Redazione SkySport24

38' - Hateboer in area devia da posizione favorevole un cross dalla destra di Toloi, ma non inquadra la porta

- di Redazione SkySport24

32' - Gol annullato all'Atalanta per fuorigioco: sul tiro di Gomez, Barrow devia involontariamente la palla e la manda in rete, ma in posizione di fuorigioco

- di Redazione SkySport24

Che fosse un ostacolo più difficile da superare rispetto ai precedenti (Sarajevo e Hapoel Haifa) era cosa nota: non ci si aspettava certo, però, che il Copenaghen fosse in grado di erigere un muro del genere al Mapei Stadium, nel playoff d’andata che decreterà la squadra che accederà ai gironi di Europa League. L’Atalanta domina, crea una quantità mostruosa di occasioni (sarebbe più corretto dire di tiri in porta, spesso dalla distanza), per lunghi tratti gioca al tiro al bersaglio schiacciando il Copenaghen nella sua area, ma niente, la palla non entra. Il muro danese regge, verdetto rinviato alla gara di ritorno (30 agosto) in Danimarca.

Partenza a mille

Al Mapei Stadium il terreno di gioco non sembra all’altezza ma l’Atalanta parte ugualmente a mille: per intenderci, dopo 20 secondi di gioco Barrow si è già presentato nell’area avversaria e solo il fatto che non riesca a trovare il tempo per la battuta permette al Copenaghen di salvarsi. Sotto gli occhi di un soddisfatto Gasp, comunque, l’Atalanta continua a premere, padrona del campo, schiacciando i danesi per un buon quarto d’ora e tentando una serie impressionante di conclusioni da fuori, soluzione che solitamente non appartiene alla squadra di Gasperini, più portata a cercare la manovra sugli esterni e “l’avvolgimento” dell’avversario. Ad ogni modo, ci provano Gomez (due volte, una addirittura da metacampo vedendo il portiere fuori dai pali), Pasalic (gran botta deviata in corner), Freuler e Barrow: tanti tiri, ma manca la chiara occasione da gol, e così il Copenaghen finisce per non rischiare mai troppo, se non al 32’ quando Gomez si libera per la conclusione dal limite (ancora una volta), ma il suo tiro colpisce in pieno Barrow che involontariamente devia in rete. La posizione irregolare del gambiano, però, vanifica tutto.

Tanto cuore, poca lucidità

L’incapacità di sfondare il muro danese porta Gasperini a un cambio dopo l’intervallo con l’inserimento di Zapata al posto di Pasalic, con relativa variazione di modulo: dal 3-4-1-2 con il trequartista al 3-4-3 con Zapata al centro dell’attacco, più bravo di Barrow (spesso poco lucido, nel primo tempo) a lottare spalle alla porta e a fare la sponda per i compagni, situazione che si verifica già al 48’, con Gomez che dà e riceve indietro, calciando di prima alto. È solo la prima di una serie di conclusioni con cui l’Atalanta schiaccia i danesi, dando il via a un vero e proprio tiro al bersaglio sfortunatissimo. Tra tiri che escono a fil di palo (Gomez a giro) e conclusioni deviate dalla difesa quel tanto che basta per non inquadrare la porta, il Copenaghen si salva e porta la sfida alla gara di ritorno, tra sette giorni. L'Atalanta, che ci ha messo cuore ma forse poca lucidità al momento di concludere, ha poco da rimproverarsi.