Atalanta fuori dall'Europa, Gasperini: "30 occasioni, neanche un gol. Siamo delusi, ma ci rialzeremo"
Europa LeagueL'allenatore nerazzurro mastica amaro dopo l'eliminazione ai rigori contro il Copenaghen: "Non siamo stati abbastanza freddi, ma i ragazzi non devono rimproverarsi nulla. Sapranno rialzarsi". Ora il campionato: "Faremo del nostro meglio. Quarto posto? 26 giocatori in rosa sono troppi da allenare. Così il gruppo rischia di spaccarsi..."
L’Atalanta mastica amaro e saluta l’Europa League: a Copenaghen i rigori danno ragione alla squadra danese, lasciando a bocca asciutta i nerazzurri, fuori ai playoff. Decisivi gli errori dal dischetto di Gomez e dell’ex Cornelius, che hanno di fatto rovinato una gara in gran parte dominata dalla squadra di Gian Piero Gasperini. L’allenatore bergamasco amareggiato a fine partita: “Le sfide a eliminazione diretta sono così - ha spiegato - Sono diverse da quelle di campionato dove hai sempre la possibilità di rimediare. In questo tipo di gare conta la freddezza, la lucidità, la determinazione nel segnare. Noi non siamo riusciti, su 30 episodi, a realizzarne neanche uno”. Rialzarsi, ora, è d’obbligo: “Non credo sarà difficile farlo. Questa è una squadra che reagisce, sono tutti ragazzi molto positivi. È normale essere delusi a fine partita, io li ho sempre visti lavorare con la voglia di arrivare in Europa per i tifosi e per loro stessi. Non è stato facile giocare sei partite da luglio ad agosto con così tanto caldo e i trasferimenti a Reggio Emilia. Poi è iniziato anche il campionato: i ragazzi sono stati encomiabili e non si devono rimproverare nulla. Ora c'è la delusione, da domani penseremo a preparare il campionato, senza alcun rimpianto”.
"Troppi 26 giocatori in rosa. In campionato faremo del nostro meglio"
Continuando poi a parlare della gara: “Io credo che questa squadra abbia creato tanto, tutto quello che era nelle sue possibilità - ha aggiunto Gasperini - In due partite ha creato molto e ha saputo anche difendersi nei pochi momenti di superiorità del Copenaghen. Non era facile, loro stavano meglio. Noi abbiamo fatto quello che dovevamo fare, ma non a segnare. Questa può essere l'unica colpa. Il mio momento peggiore qui? Forse non ricordate le prime cinque partite. Dopo la vittoria contro il Crotone sembrava un disastro, una tragedia. Per il resto, non esageriamo: credo che l'Atalanta abbia fatto dei bei salti negli ultimi anni. Il mio rammarico più grande è per i giocatori e per la gente: so cosa rappresenta andare in giro per l’Europa”. Ora il campionato: “Io non entro nel merito, perché è una battaglia continua. Dite sempre che questa è la rosa più forte nella storia dell'Atalanta, c'è una diatriba fantastica su questo. Però si gioca in 11, sicuramente 26 giocatori non li posso schierare e faccio anche fatica ad allenarli. In campionato ci sono squadre molto forti, noi credo che abbiamo una buona squadra per giocarci al meglio delle possibilità il nostro campionato. Cosa volete che vi dica? Che giochiamo per la Champions? Datemi voi gli obiettivi. Io dico che giocheremo al meglio in ogni partita. Se poi la rosa così forte vuol dire dover rimpiangere il fatto che giochi uno e non l'altro, diventa un problema. Un modo perfetto per spaccare il gruppo. Io non sono abituato ad allenare 26 giocatori. Ma li alleno tutti”, ha concluso.