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Milan, i numeri degli ultimi due mesi. Il protagonista è Loftus-Cheek

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Peppe Di Stefano

Il Milan è reduce dal successo in Europa League contro il Rennes. Una vittoria netta, per 3-0, caratterizzata dal gol di Leao e dalla doppietta di Loftus-Cheek. E' lui l'uomo del momento e il capocannoniere degli ultimi due mesi (ha realizzato 6 gol nelle ultime 11 gare giocate - su 12 giocate dal Milan - tutte dall’inizio). Un periodo in cui i rossoneri di Stefano Pioli hanno cambiato passo

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Nel periodo migliore della stagione rossonera emergono valori e uomini. Emerge Stefano Pioli che ha resistito alla critiche e all’emergenza e, con intelligenza e cultura del lavoro, ha trovato soluzioni e ricreato entusiasmo intorno al Milan. Emerge il valore di un gruppo che ha fatto cerchio e ha superato un momento complicatissimo, respingendo gli attacchi di chi pensava che di valori tecnici questo gruppo ne avessi pochi. Emergono i singoli: Theo, Leao, Gabbia, e soprattutto Loftus-Cheek. Oggi l’uomo copertina. L’uomo in più di questo Milan. 

Loftus-Cheek è l'uomo copertina

Sarri lo avrebbe voluto nella sua Lazio la scorsa estate dopo averlo allenato al Chelsea. Arrivato invece a Milanello per 20 mln di euro, l’inglese ha prima illuso con prestazioni solide e performanti. Prima di crollare per colpa di una fastidiosissima pubalgia. Un mese di stop che è coinciso con il momento peggiore dei rossoneri della stagione e ha messo in dubbio la consistenza e la tenuta fisica dell’ex Chelsea. Che invece dopo aver trovato la migliore condizione è tornato tra gli intoccabili di Stefano Pioli. Da quel momento un altro Rubs, come lo chiamano in spogliatoio. Prestazioni e gol. 7 in totale. 6 nell’ultimo mese. Capocannoniere degli ultimi 60 giorni rossoneri. Loftus-Cheek si è preso in mano in Milan. Da trequartista e all’occorrenza, come contro il Rennes, da mezzala offensiva. Contro i francesi una delle prestazioni migliori ed il 100% di passaggi riusciti sono l’emblema del suo stato di forma. A Monza ci sarà. Perché è impossibile oggi fare a meno di lui. A Pioli evoca la tecnica di Milinkovic-Savic, ai tifosi l'efficacia di Kessié, ma giocando sul suo nome agli amanti dell'arte potrebbe ricordare Rubens: il pittore fiammingo maestro di passione, colore ed emozione. Esattamente quello che serviva al Milan!