La Spagna raggiunge l'Italia in cima all'albo d'oro dell'Europeo di categoria col quinto trionfo. Decisivo Fabian Ruiz, poi eletto miglior giocatore del torneo: suo il gol che sblocca il match nel primo tempo e suo il tiro che propizia il raddoppio di Dani Olmo nella ripresa. Inutile nel finale la rete di Amiri con deviazione di Vallejo
SPAGNA-GERMANIA 2-1
7' Fabian Ruiz (S), 69' Olmo (S), 88' Amiri (G)
SPAGNA (4-2-3-1): Sivera; Aguirregabiria, Nuñez, Vallejo, Firpo; Roca, Fabian Ruiz (78' Merino); Olmo, Ceballos, Fornals (72' Mayoral); Oyarzabal (55' Soler). Ct: De la Fuente
GERMANIA (4-3-3): Nubel; Klostermann, Tah, Baumgartl, Henrichs; Serdar (61' Neuhaus), M. Eggestein (78' Nmecha), Dahoud; Öztunali (73' Richter), Waldschmidt, Amiri. Ct: Kuntz
Ammoniti: Vallejo (S), Nuñez (S), Sivera (S)
Rivincita completata. Spagna campione d'Europa. E sul titolo la firma più importante è quella di Fabian Ruiz, mvp di tutta la competizione. Un gol segnato, uno propiziato: entrambe le volte con quel mancino che ha messo ko i tedeschi. Due anni esatti fa (era il 30 giugno del 2017) a spuntarla furono proprio loro. Questa volta la storia è diversa, e la Spagna raggiunge l'Italia in cima all'albo d'oro col quinto successo. Una finale vinta meritatamente sul piano del gioco e delle occasioni (tante le chance per il 3-0 e prima vera palla gol tedesca solo all'83'). Per gli spagnoli è questo il terzo Europeo Under 21 nelle ultime cinque edizioni.
Ruiz MVP, Waldschmidt delude
La partita inizia così con poche novità dal punto di vista delle formazioni: de la Fuente non cambia nessun uomo rispetto alla semifinale dominata contro la Francia mentre Kuntz opera solo due cambi. Da una parte confermati Fabian Ruiz e l'obiettivo di mercato del Milan Dani Ceballos, mentre sul fronte opposto è Waldschmidt, capocannoniere del torneo a quota sette gol in quattro match, a ricevere gran parte delle attenzioni dei difensori spagnoli. Pronti e via la partita vede proprio la Spagna controllare possesso (che a fine primo tempo sarà solo del 51%) e ritmo di gioco. I dialoghi nello stretto fanno correre i tedeschi, sfiancati anche dal caldo (28 gradi) di Udine. Proprio da una giocata del genere a metà campo (verticalizzazione, sponda di Oyarzabal e inserimento) nasce il gol di Ruiz, che riceve centralmente, porta palla fino ai venti metri, e trova il jolly col mancino a giro sul secondo palo dopo sette minuti. Risposta tedesca? Assente. A fine primo tempo saranno sette i tiri dei ragazzi di Kuntz ma zero in porta. E zero pericoli in assoluto se non con qualche corner negli ultimi minuti.
Dunque la ripresa, dove i tedeschi partono subito bene con un tiro di Amiri respinto male in area da Sivera, e salvato da Vallejo. Quindi qualche tiro da fuori di Waldschmidt, evanescente nel primo tempo. I primi cambi sono Soler e Neuhaus mentre i tedeschi continuano a insistere, ma quasi sempre c'è il solito capitan Vallejo (graziato nel primo tempo con la sola ammonizione dopo un brutto fallo a centrocampo) a chiudere le linee e salvare tutto per i suoi. È così nel momento di massimo sforzo della Germania che arriva il raddoppio, sempre con lo zampino di Ruiz. Botta da fuori del centrocampista del Napoli mal respinta da Nübel, e corretta in rete dal cucchiaio di Olmo che trova il terzo gol personale nella competizione. Nel finale gli spagnoli vanno vicinissimi al tris due volte (Ruiz sfiora palo e doppietta mentre Soler centra la traversa) prima di incassare il gol di Amiri propiziato dalla deviazione (questa volta in negativo) di Vallejo. Rete che non cambia la sostanza: la Spagna è ancora campione.
Nessun intervento del Var: Vallejo se la cava con l'ammonizione.