Il giocatore, fresco di rinnovo a vita con i blaugrana, parla a Sport della sua storia con la maglia del Barça e del suo futuro: "Ora non ci penso ma mi formerò in più ruoli". Il segreto della rinascita con Valverde? "Niente di nuovo, il lavoro e la nostra base di gioco che è sempre la stessa"
Rappresenta un caso più unico che raro. La decisione di firmare un contratto "a vita" con il Barcellona ravviva il mito delle "bandiere". Andres Iniesta non cambierà mai maglia, chiuderà la carriera in blaugrana diventando un vero e proprio simbolo del club. E' lui il vecchio nuovo uomo su cui punta Valverde per continuare a mietere successi dopo il dominio del Real. "Dopo la Supercoppa di Spagna (persa con il Real ndr) abbiamo intrapreso un buon cammino, quello che dobbiamo fare ora è continuare a crescere come squadra, i risultati sono olto positivi - ha spiegato in un'intervista esclusiva a Sport - Ogni allenatore è diverso, la base del gioco resta la stessa, qui non cambia niente. Ci sono solo momenti, giocatori, variabili diverse".
Illusionista ed equilibrista
Il centrocampo resta uno dei reparti più importanti nella filosofia di gioco del Barcellona: "Tutto sta nell'equilibrio, se gli attaccanti giocano velocemente anche la difesa deve farlo e il centrocampo resta il punto di equilibrio. Qualche volta abbiamo giocato senza un centrocampo 'aperto', questo ti dà la sensazione di avere un uomo in più nel mezzo ed essere più coperto. Ma se stai bene fisicamente puoi rendere in qualsiasi sistema. Se non stessi bene non sarei qui, non ingannerei mai il Barça".
Vincere ancora tanti titoli
Ha iniziato la stagione con 33 titoli in carriera, dietro solo a Ryan Giggs (36) e a Dani Alves (35): "Sono numeri importanti, significativi per come sono arrivati, ma quello che faccio è pensare giorno dopo giorno cercando di vincere e aiutare a fare ancora più grande questo club". Una spinta in più a rinnovare? "Evidentemente quello che volevo era ampliare la mia esperienza con questi colori, è una scelta di cuore ma anche dovuta ad altre cose. Non è facile per un club dare così tanta fiducia a una persona e a uno sportivo".
Un futuro in panchina?
Il ritiro è ancora lontano, molti saranno ancora gli anni da giocare in campo, ma qualcuno ha ipotizzato un futuro da allenatore, proprio al Barça per Iniesta, come nella tradizione del club: "Per adesso mi sento ancora un giocatore, ma da qui in avanti mi piacerebbe formarmi in tutti i ruoli possibili. Sicuramente il mio futuro sarà nel calcio, ma non so esattamente in che ruolo".