L'ex ct di Portogallo e Brasile svela un importante retroscena sul futuro di Cristiano Ronaldo: "Mi ha chiesto come si vive in Cina. Perché non dovrebbe andarci? Ci sono interessi economici oltre il calcio, sarebbe l'ideale per lui"
Il futuro di Cristiano Ronaldo è ancora incerto. Dopo le voci su una possibile rottura con il Real Madrid, circolate a inizio anno, sembra che ora il portoghese abbia preferito accontonare la questione del rinnovo contrattuale, attualmente in scadenza nel 2021. Prima o poi però un confronto con i vertici Blancos ci sarà e lì bisognerà capire se procedere ancora insieme sulla stessa strada o separarsi dopo un rapporto durato 9 anni e ricco di soddisfazioni reciproche. A gennaio sembrava che il progetto di CR7 fosse quello di trasferirsi all'ombra della Tour Eiffel, al Psg, con Neymar destinato al percorso inverso oppure fare un nostalgico ritorno nella sua Manchester, tra le braccia di José Mourinho. In pochi infatti credono che Ronaldo, che da poco ha compiuto 33 anni, voglia già spostarsi in un campionato meno competitivo e più remunerativo, come quello cinese o dei Paesi arabi.
Una voce fuori dal coro è però quella di Felipe Scolari, ex commissario tecnico del Brasile campione del Mondo nel 2002, che ha svelato un retroscena importante sul futuro del cinque volte Pallone d'Oro. "Sapete chi mi ha chiesto più di una volta come si vive in Cina? Cristiano Ronaldo - ha affermato l'allenatore, per due anni alla guida del Guangzhou Evergrande, ai microfoni di EsporteInterativo -. Perché non dovrebbe venire qui? Mi ha fatto diverse domande e io gli ho spiegato come si sta qui, fornendogli una serie di indicazioni. Dobbiamo anche pensare che per alcuni giocatori la Cina abbia un altro aspetto. Cristiano non è un giocatore qualunque. Ha dei marchi dietro, ha un'industria. La Cina è il miglior paese al mondo in termini di popolazione. E poi gli ho detto quello che dico sempre a tutti: chi ne ha l'opportunità deve andare in Cina". Scolari è stato ct di Ronaldo dalla fine del 2002 all'Europeo del 2008, ottenendo una finale a Euro 2004 (torneo disputato in casa e perso poi contro la Grecia), un quarto posto al Mondiale successivo e arrivando poi ai quarti nel torneo organizzato nel 2008 in Austria e Svizzera.