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Real Madrid, Sergio Ramos si difende dalle accuse di doping: "Mai fallito un controllo. Mi difenderò"

Liga

Il centrale del Real Madrid si difende con un comunicato dalle accuse di doping mosse da Football Leaks: “Mi oppongo con veemenza – le parole dello spagnolo – A Cardiff ho ricevuto un trattamento medico standard. La questione è stata chiarita e risolta formalmente mediante uno scambio di note tra le organizzazioni”

SERGIO RAMOS POSITIVO A CARDIFF: FU COLPA DEL REAL

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La finale di Cardiff, fino a qualche ora fa, era un bellissimo ricordo. Adesso, però, per Sergio Ramos sono cambiate un po’ di cose. Colpa delle ultime rivelazioni di Football Leaks, che sostengono come il capitano del Real Madrid e della Spagna sarebbe risultato positivo a due controlli antidoping, notizia poi 'coperta' dalla federazione internazionle. Il più recente in occasione di una gara di campionato dello scorso aprile, il più lontano, invece, quello effettuato subito dopo la finale di Champions vinta contro la Juventus. Il Real, dal canto suo, ha già dato la propria versione dei fatti in un comunicato pubblicato sui canali ufficiali del club: “Sergio Ramos non ha mai violato i regolamenti antidoping – si legge - La UEFA ha richiesto informazioni tempestive e ha archiviato immediatamente la questione, come di consueto in questi casi, previa verifica da parte degli stessi esperti dell'Agenzia mondiale antidoping, dell'AMA e della stessa UEFA”. In poche parole il Real sostiene che il proprio medico, prima della gara, avesse erroneamente segnalato un farmaco molto simile al desametasone e che la UEFA abbia semplicemente preso atto dell'errore umano considerando tutta la vicenda una banale svista non perseguibile.

La spiegazione di Sergio Ramos

Non si è fatta attendere nemmeno la risposta di Sergio Ramos che, dopo il clamoroso tonfo dei suoi compagni in casa dell’Eibar, ha voluto dare la propria versione dei fatti: "In merito alle informazioni pubblicate sul mio conto da molti media, tengo a chiarire che mi oppongo con veemenza al doping – scrive sulla sua pagina Twitter – Non ho mai acconsentito a qualunque forma di doping. A Malaga, alla fine della partita, mi è stato chiesto di sottopormi a un test antidoping. Data l'urgenza per il viaggio di ritorno della squadra, l'ufficiale mi ha permesso di fare la doccia, rimanendo presente per tutta la durata dell'operazione, prima di completare il test, che ho superato come sempre con successo (di qui la spiegazione della presenza del medico del Real durante i controlli, cosa che non sarebbe possibile) A Cardiff, invece, ho ricevuto un trattamento medico standard, somministrato dai professionisti dello staff medico del club. La questione è stata chiarita e risolta formalmente mediante uno scambio di note tra le organizzazioni. Nel corso della mia lunga carriera mi sono sottoposto a un infinito numero di controlli antidoping, che ho sempre superato senza problemi. Anche in questi casi, come la Uefa, la Wada e il Real Madrid hanno già confermato, non ho violato alcuna norma antidoping. I miei avvocati stanno considerando ulteriori azioni per tutelare il mio onore e la mia reputazione".