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Iniesta: "In futuro mi vedo allenatore. Il Barca ambisca alla Champions"

Liga

L’ex centrocampista blaugrana è tornato a Barcellona dopo aver concluso il campionato giapponese: “Lì è tutto diverso, si gioca con tanti contropiedi e poco a centrocampo”. Poi sul futuro: “Mi piacerebbe poter trasmettere ciò che ho imparato da questo club”

INIESTA: “AL BARCA HO SOFFERTO DI DEPRESSIONE”

INIESTA-PODOLSKI, GOL CAPOLAVORO IN GIAPPONE. VIDEO

 

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Ha chiuso la J1 League, la massima serie del campionato giapponese, con tre gol e tre assist in quattrodici partite. Nel mezzo tante grandi giocate, che hanno esaltato un pubblico forse non ancora abituato. Andres Iniesta sta illuminando un continente con la sua classe anche se il suo Vissel Kobe non è andato oltre il decimo posto in classifica. Adesso il campionato è finito (la 34esima e ultima giornata si è disputata il primo dicembre) e il centrocampista spagnolo ha deciso di fare ritorno a Barcellona, laddove si sta godendo le sue meritate vacanze. E, ovviamente, non poteva mancare una visita ai suoi ex compagni, che invece si preparano a passare le feste in campo. Al Camp Nou la squadra di Valverde ospiterà il Celta Vigo e in tribuna ci sarà anche lo tesso Iniesta.

“Mi vedo come allenatore”

Sorriso, faccia distesa, tanta serenità. Insomma, Iniesta vive in un altro continente, ma è rimasta la solita persona di sempre: “Volevo tornare perché avevo troppa voglia di rivedere la mia famiglia – ha raccontato in esclusiva a Mundo Deportivo – sono stati mesi belli ma intensi. Adesso mi voglio godere il riposo”. Chi lo ha seguito nell’esperienza giapponese è stato l’ex compago David Villa, con cui riprenderà a condividere lo spogliatoio: “Lui voleva cambiare. Quest'anno inizieremo da zero. Contribuirà agli obiettivi con la qualità che ha e sarà un vantaggio per la squadra”. L’obiettivo è quello di vincere anche in Giappone: “Qui il calcio è molto diverso. Mi ha sorpreso piacevolmente. Ho trovato alcuni avversari che ti obbligano ad essere al massimo livello, mettono sempre la gamba. Hanno tutti una diversa concezione del calcio, ci sono molti capovolgimenti da una parte all’altra, molti contropiedi. Si gioca poco in mezzo al campo”. Poi, però, il discorso non può non cadere sui suoi ex compagni del Barcellona: “Come li ho trovati? Bene, li ho visti come sempre. In questa stagione sta andando tutto bene. Hanno mantenuto gli stessi obiettivi, il medesimo livello”. Con un occhio alla Champions, che inizia a mancare da un po’ di tempo: “È vero che negli ultimi anni avremmo potuto fare qualcosa di più in Europa. C’è un bel progetto, i nuovi giocatori continueranno a crescere e saranno importanti. Questa squadra deve ambire a tutto”. E chissà se un giorno sulla panchina del Barcellona siederà o meno proprio lui: “Non direi che non mi piacerebbe fare l’allenatore del Barca – ha confessato Iniesta – ma adesso non posso dire che stia pensando a qualcosa del genere. E’ vero che con il passare del tempo mi vedo sempre più allenatore, ma vedremo quale sarà la strada da prendere una volta lasciato il calcio. Quel che è certo è che mi piacerebbe tornare qui, mi sento a casa. In futuro spero di poter trasmettere quello che ho imparato in questo club”.