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Condanne Catalogna, Guardiola: "Deriva autoritaria in Spagna"

Liga

Attraverso un video denuncia l'allenatore del Manchester City interviene sulle condanne ai leader dell'indipendentismo: "Chiediamo al governo spagnolo una soluzione politica e democratica". Comunicato di solidarietà anche del Barcellona e di tanti sportivi catalani

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La corte suprema spagnola ha condannato i 12 leader dell'indipendenza catalana con pene che vanno dai 9 ai 13 anni. L’allenatore del Manchester City attraverso con un video comunicato ha duramente condannato la sentenza: “Oggi è stata resa pubblica dallo Stato spagnolo una sentenza del tribunale equivalente a attacco diretto ai diritti umani. Il diritto di manifestare, il diritto alla libertà di espressione. E' inaccettabile nel ventunesimo secolo. La Spagna sta vivendo una deriva autoritaria attraverso la quale si utilizza la legge antiterrorista per criminalizzare la dissidenza, incluso perseguire chi esercita la libertà di espressione. I leader condannati rappresentano i partiti maggioritari e gli organi della società civile più importanti della Catalogna. Nè il governo di Pedro Sanchez, nè nessun governo spagnolo può permettersi una cosa del genere. Ha optato per la repressione senza dialogo. L'indipendentismo è un movimento trasversale, inclusivo e con una grande storia, basato sulla volontà di autogoverno dei catalani. Non è xenofobo, ma è un movimento che basa la sua forza sul riconoscimento del pluralismo e le diversità culturali. Una lotta non violenta. Chiediamo al governo spagnolo una soluzione politica e democratica. Ciò che chiediamo è ‘Spagna, siediti e ne parliamo’. Chiediamo alla società civile internazionale che metta pressione al suo governo per intervenire in questo conflitto, trovando soluzioni politiche e democratiche. Il tutto basato sul dialogo e il rispetto. Perché c'è solo una soluzione, sedersi e parlare".

 

La solidarietà del Barcellona

Il Barcellona ha pubblicato un comunicato contro le condanne emesse nei confronti dei leader indipendentisti catalani: "I conflitti sulla questione-Catalogna possono essere risolti soltanto per mezzo del dialogo politico. La detenzione preventiva non serviva a nulla, la condanna alla reclusione nemmeno". Gerard Piqué con un tweet ha fatto sua la posizione espressa dalla società nel comunicato ufficiale. "Orgoglioso di essere parte di questa società". L'ex Barcellona Xavi ha definito "vergognosa" la sentenza della Corte spagnola, mentre Rakitic rientrato a Barcellona dopo gli impegni con la nazionale croata si è ritrovato bloccato in aeroporto a causa della manifestazione dei separatisti.