Sarà comunque il nuovo Messi

Di ‘nuovi Messi’ ce ne sono stati tantissimi, uno per ogni nazione e per ogni annata ma lui lo è per davvero. Si chiama Rayane e di cognome fa proprio Messi. Lo chiariamo subito: con Lionel non ha niente a che fare, non sono parenti e lanciarsi in paragoni sarebbe ingeneroso. Uno, quello più grande e un po’ più famoso, è argentino di Rosario, l’altro, quello più piccolo e un po’ meno famoso, è di Sèvres, un piccolo comune di 23 mila abitanti a sud-ovest di Parigi. Il suo cognome deriva dal padre Zacharie , che lo ha ereditato a sua volta dal padre sudanese. Secondo RMC Sport, il cognome Messi è più comune di quanto si possa pensare in Camerun e Sudan. Leo ha vinto tutto e non certo ha bisogno di presentazioni, Rayane, invece, è stato recentemente inserito dal The Guardian tra i migliori 60 classe 2007 e il suo è un talento ancora tutto da scoprire. Il suo nome completo è Rayane Messi Tanfouri e potrebbe giocare sia con la nazionale francese che con quella camerunense. Per il momento, ha sempre giocato con le giovanili dei Bleus, segnando anche una doppietta decisiva contro l’Inghilterra Under 17 per portare la sua nazionale agli ultimi Europei di categoria . È nato il 23 maggio del 2007, quando Leo aveva 19 anni e 11 mesi e con il Barcellona aveva già giocato 92 partite, segnato 31 gol e vinto cinque trofei ma era solo l’inizio di una delle più grandi storie sportive mai viste. “Messi è il nome della mia famiglia, è difficile da portare vista la carriera di Lionel. Ma non ci faccio troppo caso, gioco a calcio e voglio dimostrare che anche io ho la mia storia da scrivere” ha dichiarato Rayane lo scorso maggio a FranceInfo, sintomo di come dietro al suo indiscutibile talento ci sia anche una grande personalità. Il 5 aprile 2024 ha esordito in Championnat National 1 con il Dijon, diventando il più giovane esordiente della storia del club francese. La settimana successiva, alla sua seconda presenza, ha subito trovato il gol, diventando anche il più giovane marcatore della storia del Dijon. Il tutto è stato vissuto con grande naturalezza da Rayane, come dimostrano – ancora una volta – le sue parole: “È il culmine di un duro lavoro, ma non ci si può fermare, continuerò ad andare avanti. Non penso troppo a quello che succede intorno a me. Sono le persone intorno a me che se ne occupano, mentre io mi concentro sul campo”. A dire la verità l’esordio di Rayane sarebbe potuto arrivare anche un po’ prima. Già a gennaio 2024, ad appena 16 anni e mezzo, avrebbe dovuto unirsi alla prima squadra, ma un infortunio alla spalla ha frenato il suo inserimento. In precedenza, aveva già brillato con l’Under 19 del Dijon e con il Dijon B in quinta divisione, sempre sotto età e sempre da giovanissimo. Il ‘piccolo’ Messi è un’ala sinistra di piede destro, molto veloce palla al piede e che ha il dribbling nel sangue. Fortissimo nell’uno contro uno, sa sacrificarsi anche in fase di non possesso e aiuta sempre la squadra ripiegando in difesa. Qualità che ha appreso anche grazie a una breve ma importante parentesi nel Futsal, che ha praticato da bambino per migliorare nella tecnica individuale e per imparare a giocare negli spazi stretti. A otto anni ha iniziato a giocato nello Chaville e a dieci è poi passato al FC Versailles. “Rayane si è distinto molto presto dagli altri bambini per la sua potenza, che gli ha permesso di essere molto esplosivo nei primi metri e di fare la differenza nelle situazioni di uno contro uno. È sicuramente il giocatore più talentuoso che abbia mai avuto l'opportunità di allenare” ha raccontato a Le Parisien il suo ex allenatore del Versailles Matthieu Merle. A 12 anni viene messo sotto contratto dal Dijon, ma prima di trasferirsi lontano da casa trascorre tre stagioni nell'importante accademia francese di Clairefontaine. Lo volevano anche Monaco e Rennes, ma i suoi genitori gli hanno consigliato di scegliere il Dijon perché era un club più piccolo e lì sarebbe stato seguito maggiormente. La separazione dalla sua famiglia non è stata semplice, Rayane è ancora oggi legatissimo a tutti i suoi familiari, ma proprio questo distacco lo ha aiutato a impegnarsi ancora di più in campo: “Sono maturato, non sono più con i miei genitori. Devo essere un ragazzo grande perché sono da solo. Li sento al telefono tutte le sere, ci siamo abituati. Sanno che sto facendo dei sacrifici, ma li faccio anche per loro. Dopo tutto quello che hanno fatto per me, devo farlo. Li amo, devo loro tutto”. Dopo l’ottimo impatto avuto con il Dijon, tantissimi club si sono interessati a lui. Secondo quanto raccontato da L’Equipe, Bayern Monaco, Lipsia e Borussia Dortmund volevano portarlo in Germania, mentre tutti i top club francesi hanno provato ad acquistarlo. Alla fine, l’ha spuntata lo Strasburgo, che lo ha pagato 1 milione e mezzo per assicurarselo. Per tutta la prima parte di stagione ha giocato solamente con la seconda squadra dello Strasburgo in quinta divisione e con l’Under 19. Lo scorso 19 ottobre è però arrivata la convocazione in prima squadra in occasione di PSG-Strasburgo al Parco dei Principi. Proprio lì dove fino a poco tempo fa giocava Leo. L’esordio non è arrivato, Rayane è rimasto 90 minuti in panchina a sostenere i compagni e a imparare dai grandi campioni dei parigini. Un altro tassello importante in attesa della prima grande occasione. Occasione che è arrivata poche settimane dopo. Il 15 gennaio 2025 ha esordito in Coppa di Francia contro il Thaon e in appena 26 minuti ha realizzato una doppietta. Un esordio da sogno e da 'predestinato', che racconta come Rayane Messi voglia mostrare a tutti che il ‘nuovo Messi’ esiste davvero.

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