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Mondiali Russia 2018, ufficiale il via alla Var

Mondiali

Lorenzo Fontani

Roberto Rosetti, responsabile del progetto italiano della VAR (foto getty)

La "moviola in campo" sbarca per la prima volta nel torneo di calcio più prestigioso: la Coppa del Mondo 2018 avrà infatti a disposizione la Var (video assistant referee), come annunciato dal presidente della Fifa, Gianni Infantino

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Come si dice in questi casi: mancava solo l'ufficialità. Ora è arrivata anche quella, grazie al Presidente della Fifa Infantino: al Mondiale in Russia nel 2018 ci sarà la possibilità di correggere con la cosiddetta moviola in campo gli errori degli arbitri. Dovranno pensarci i VARs, i VIdeo Assistant Referees: la Fifa li sta già allenando, anzi sta pensando a un pool specializzato che ai Mondiali si occuperà solo di quello. Arbitri si, ma non in campo, bensì in regia. Dovranno essere preparati e affiatati con i loro colleghi impegnati col fischietto, perché non si tratterà solo di capire se un rigore c'era o meno, ma di saper gestire le situazioni in tempi rapidi, con decisione e senza farsi schiacciare dalla pressione. E di pressione ce ne sarà tanta. Qui infatti non si parla di goal line technology, ma di vedere e giudicare comunque con l'occhio umano, di fronte a milioni di persone e senza più la "scusa" di non aver potuto rivedere le immagini. E se a correggere un gol viziato da un fuorigioco di un metro sono buoni tutti, altro sarà rivedere gli episodi "grigi" (la maggioranza).

Si perché se le fattispecie nelle quali è possibile rivedere la decisione dell'arbitro sono ben definite (gol, rigori, espulsioni dirette e scambi di persona), stabilire se un eventuale errore sia "chiaro" - come prevede il protocollo - sarà tutt'altro che facile. Prendete ad esempio il rigore reclamato dal Napoli contro il Sassuolo, quello su Mertens che ha mandato su tutte le furie Sarri: il rigore c'era - trapela da chi lo ha analizzato in funzione VAR - ma l'errore non era così chiaro da legittimare un intervento del video assistente. Ecco, la sfida si giocherà soprattutto su questo: far capire ai tifosi che verranno corrette soltanto sviste davvero evidenti.

Ma la macchina avviata ormai più di un anno fa ormai corre spedita, i risultati dei tanti test off line e di quelli - ormai non pochi - online sono confortanti e c'è voglia di accelerare per vedere davvero l'effetto che fa. Così Infantino ha già benedetto il progetto italiano di debuttare con un anno di anticipo, all'inizio del prossimo campionato, e ora mette il timbro su ciò che era stato deciso da tempo. Mai più casi come il mani Henry (da cui nacque il gol che qualificò la Francia a scapito dell'Irlanda), o come il gol in fuorigioco di Tevez (mondiali 2010, Argentina-Messico) che costò la carriera arbitrale a Roberto Rosetti. Oggi è lui il supervisore del progetto VAR per l'Italia. Quando si dice il destino.