L'approfondimento storico e culturale di Massimo Marianella sul tema dell'indipendenza della Catalogna: "Piqué è stato contestato perché ha dato dei segnali chiari: sarebbe stato anche più facile per uno che è stato campione del Mondo e d'Europa rifiutare la convocazione"
Per tanti anni, quando sono andato a commentare le partite al Camp Nou, al 17' 14" sentivo un applauso e il coro "Independencia"
Massimo Marianella racconta cosa c'è dietro alla simbologia del diciassettesimo minuto e quattordici secondi: "Nel 1714 Filippo V di Borbone ha annesso al Regno di Castiglia la Catalogna che perde in quel momento lì la sua indipendenza. Quella data viene ricordata continuamente in quella che è stata l'unica zona franca persino sotto la dittatura. Il richiamo all'indipendenza è insito nel Camp Nou da tanti anni. Ai tempi del franchismo era "sconsigliato" parlare catalano, leggere libri in catalano - che venivano bruciati - tranne in una zona: al Camp Nou si poteva. Il Camp Nou rappresentava un limite, un confine, un momento di grande forza. Rappresentato dalla maglia, che non è la maglia gialla con le quattro strisce rosse (quella è la bandiera catalana, nata dal sangue di un generale che indossava una divisa gialla).
La forza della Catalogna è il Barcellona
Il Barcellona Futbol Club è la grande cassa di risonanza del popolo catalano. La forza di questa squadra è sempre stata quella di rappresentare le speranze e il sentimento di rivalsa dei catalani con le vittorie, con il bel gioco, con i trofei. Bartomeu dice: "Se perdo 6 punti perdo il campionato e ci perde tutta la Catalogna. La Catalogna rappresenta il 6,3 per cento della Spagna come territorio, ma produce tanto: il 19 per cento del PIL, il 30 per cento delle esportazioni, il 26 per cento della produzione industriale e il 100 per cento del cuore catalano.
Nel 2017 - continua Marianella - il mondo dovrebbe andare in un'altra direzione. Dopo la caduta del muro di Berlino (1989) le prime Olimpiadi sono state disputate a Barcellona. La Spagna ha reso Barcellona la sede di quei Giochi.
Piqué? "Ha perso una grande occasione di coerenza"
Le immagini della contestazione a Piqué, che è un grande simbolo calcistico e politico della Catalogna e del Barcellona, secondo Marianella portano a una considerazione: "Ha perso una grande occasione di coerenza. Sarebbe stato anche più facile per uno che è stato campione del Mondo e d'Europa rifiutare la convocazione. Quei segnali che Piqué ha dato, dall'inno alle maniche della maglia, segnali chiari del fatto che non voglia rappresentare la Spagna, stridono con la sua decisione di non dire no alla Nazionale spagnola".