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Polonia-Colombia, chi perde è fuori dal Mondiale

Mondiali

Flavio Fusi

Entrambe sconfitte all'esordio, le principali favorite del gruppo H si sfidano in uno scontro diretto per mantenere vive le speranze di qualificarsi agli ottavi. Molto passerà dalle prestazioni delle due stelle: Lewandowski e James Rodríguez

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LE PROBABILI FORMAZIONI DI POLONIA-COLOMBIA

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Dopo la prima giornata dei Mondiali, Polonia e Colombia, le due principali favorite per il passaggio del turno, si ritrovano all’ultimo posto del girone H. Le rispettive sconfitte contro Senegal e Giappone le hanno già messe con le spalle al muro: chi perde lo scontro diretto è matematicamente eliminato dalla competizione, dunque non esiste possibilità di errore.

Esordi amari

La squadra di Nawalka è forse quella che ha deluso di più nella sua prima partita. La selezione africana di Aliou Cissé è riuscita a sopraffarla sul piano fisico, che agli Europei era stato uno dei punti di forza, ma soprattutto ha messo a nudo tutte le difficoltà dei polacchi ad affrontare una difesa compatta e schierata. Costretta a giocare a ritmi bassi e con una circolazione prevalentemente orizzontale per mancanza di spazi, la Polonia non è riuscita a innescare Lewandowski e di conseguenza a rendersi pericolosa.

Ma sono emersi anche i limiti di una costruzione dal basso povera dal punto di vista tecnico: il costante abbassamento di Krychowiak in mezzo a Cionek e Pazdan era necessario per assicurare la fase di uscita, ma peggiorava la struttura della squadra, con Zielinski che rimaneva solo in mezzo al campo e la lenta manovra di gioco che doveva passare necessariamente dalle fasce laterali.

Le cose non sono andate meglio in fase difensiva: i laterali hanno sofferto la velocità di Mané e Sarr, ma è stato soprattutto Niang, schierato al centro dell’attacco con Diouf, a mettere sotto pressione i due centrali, riuscendo a dominarli nel gioco aereo e a vincere un duello dopo l’altro, o di forza o di velocità. Il passaggio al 3-4-3 deciso da Nawalka nel secondo tempo doveva servire proprio a risolvere queste criticità, ma non ha migliorato di molto la situazione, anche perché, se è vero che la Polonia si è resa relativamente più pericolosa, a decidere la partita è stato il clamoroso pasticcio difensivo di Krychowiak e Bednarek.

Meno indicativo l’esordio russo della Colombia, che è stato costretta a giocare praticamente tutta la gara con il Giappone in dieci uomini e a partire con un gol di svantaggio a causa del fallo di mano in area di rigore di Carlos Sánchez. La Nazionale di Pekerman, priva anche di James Rodríguez, costretto in panchina da una condizione fisica precaria, non si è però persa d’animo ed è riuscita a pareggiare grazie a un gol su punizione di Quintero, scelto proprio per sostituire la stella del Bayern Monaco.

L’atteggiamento del Giappone, orientato al consolidamento del possesso e alla gestione del risultato grazie allo sfruttamento della superiorità numerica ma non a chiudere la partita con il secondo gol, ha permesso ai colombiani di rientrare in partita, anche perché nonostante fossero costretti in dieci uomini non hanno assolutamente rinunciato ad aggredire la manovra avversaria. Le cose sono però cambiate nel secondo tempo, grazie al mutato atteggiamento della formazione di Nishino, diventata più padrona della partita e decisamente più presente nell’ultimo terzo di campo. Nemmeno l’ingresso di James ha salvato la Colombia dalla sconfitta, passata nuovamente in svantaggio a un quarto d’ora dalla fine con il gol di Osako.

L'espulsione di Sánchez

La polizia sta investigando sulle minacce arrivate a Carlos Sánchez dopo il rosso che è costato i 3 punti alla Colombia contro il Giappone.

Che partita vedremo?

Impossibilitate a fare calcoli, sarà interessante capire chi tra Polonia e Colombia prenderà in mano la partita nel primo confronto ufficiale tra queste due Nazionali. Entrambe dovrebbero schierarsi con il 4-2-3-1: Nawalka sembra intenzionato a inserire Bereszynski per Piszczek e riproporre Milik alle spalle di Lewandowski, mentre stavolta Pekerman non rinuncerà al trequartista James.

Per la Colombia potrebbe essere una scelta intelligente lasciare alla Polonia l’incombenza di gestire la gara. I “Cafeteros” dispongono sulle corsie laterali di calciatori rapidi e sfuggenti, particolarmente adatti ad attaccare lo spazio alle spalle degli esterni polacchi in transizione. Inoltre, Pekerman dispone di un centravanti come Falcao, abilissimo nel far salire la squadra e nel fungere da punto d’appoggio per i contropiedi.

L’altra ragione riguarda un altro aspetto strutturale del gioco della Colombia, che non è particolarmente a proprio agio in transizione difensiva, nonostante possa contare su due difensori moderni e atletici come Sánchez e Mina, che sembra però essere in svantaggio nel ballottaggio con Murillo.

La Polonia dovrà invece puntare sulla sinergia Milik-Lewandowski, perché i difensori colombiani sono forti fisicamente ma non particolarmente brillanti nelle letture, e privarli di punti di riferimento, con continui movimenti interno-esterno e rotazioni posizionali, potrebbe essere la chiave per trovare gli spazi da attaccare.

Fondamentale anche trovare una soluzione per la fase di uscita, perché con le qualità tecniche dei giocatori a disposizione, Nawalka non si può permettere di svuotare il centro e isolare i quattro giocatori offensivi. Un’alternativa maggiormente funzionale sarebbe potuta essere quella di stringere un terzino, in particolare Piszczeck - che a quanto pare partirà invece dalla panchina – accanto a Pazdan e Cionek, in modo da lasciare Krychowiak vicino a Zielinski. Del resto, è più o meno quello che avviene quando la Polonia gioca con il 3-4-3 ed è quindi una scelta poco lineare quella di proporre una struttura differente a seconda del sistema di gioco di partenza.

Per la situazione di classifica che si è venuta a creare, Polonia – Colombia potrebbe essere una partita divertente, soprattutto se la gara dovesse sbloccarsi già nella prima frazione. Entrambe sono squadre potenzialmente devastanti nelle transizioni offensive e se una delle due si trovasse sotto nel punteggio, si aprirebbero molti spazi in cui veder sfrecciare Cuadrado, Izquierdo, Kuba e Grosicki.

Nelle ultime quattro edizioni della Coppa del Mondo, solo 4 sulle 46 squadre che hanno perso la gara d’esordio sono poi riuscite a qualificarsi per gli ottavi di finale. Stasera sapremo chi tra queste due Nazionali potrà tentare di migliorare questo record.