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Nations League, Movsisyan meglio di Dzeko: il capocannoniere arriva dall'Armenia

Nations League

Nato in Azerbaigian, punta dei Chicago Fire, negli anni '90 emigrò negli Stati Uniti insieme alla famiglia a causa delle persecuzioni verso gli armeni di Baku. Oggi ha segnato più di Dzeko e Lukaku, diventando il top scorer temporaneo della Nations League

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Yura Movsisyan gioca negli Stati Uniti, è nato in Azerbaigian ed è il bomber dell'Armenia. Quattro gol a Gibilterra per entrare nella storia: "Mi sono sempre sentito armeno, anche se non ci ho mai vissuto". La sua famiglia viveva a Baku, ma emigrò in California quando lui era piccolo. "Colpa" del pogrom del gennaio del '90, data storica e mai dimenticata, il giorno in cui più di 90 armeni di vennero uccisi e torturati nelle strade. Il tutto per l'eterna disputa del Nagorno Karabakh, territorio del Caucaso meridionale dichiaratosi indipendente nel 1991, amato dagli armeni e conteso dall'Azerbaigian. Un brutto momento, tant'è che una volta - durante una delle prime interviste concesse negli Stati Uniti - non riuscì a trovare un ricordo positivo di quei giorni: "Non potevo neanche andare a scuola, gli armeni non piacevano a nessuno". Movsisyan si trasferì a Pasadena, suo padre lo spronò a giocare a calcio e a fare "qualcosa per l'Armenia". Oggi, diversi anni dopo, quel ragazzino è diventato il capocannoniere della Nations League con 5 gol in 5 partite. Meglio di Lukaku e Dzeko. Il linea con il "sogno americano".

Movsisyan, dagli Stati Uniti alla Nations League

Quando Yura parla di quei giorni la sua voce trema ancora: "Ce ne siamo andati da Baku in fretta e furia, siamo scappati da tutto e tutti. La vita era diventata un inferno. Non ricordo come siamo arrivati negli Stati Uniti, ma per me era il mondo dei sogni". Calciatore grazie a suo padre - "il primo a crederci" - Movsisyan inizia a giocare nel Kansas City, salvo poi tentare la grande avventura in Danimarca con i Randers. Segna 12 gol, diventa l'idolo dei tifosi e sbarca in Russia, dove tra Krasnodar e Spartak Mosca resta 6 anni lasciando un ottimo ricordo (quasi 50 gol). Punta classica, 31 anni, ha la cittadinanza americana e gioca nel Chicago Fire in MLS. Nel 2010 fa il suo esordio in Nazionale, tre anni dopo segna un gol al San Paolo contro l'Italia e oggi festeggia uno storico poker a Gibilterra, entrando nella storia (14 reti in 37 gare in Nazionale). Al momento è il capocannoniere di tutte le leghe della Nations League con 5 gol (come Mitrovic). Un poker per l'Armenia, un sorriso per la sua gente, un record per papà.

Movsisyan festeggia il poker a Gibilterra