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Figc, Gravina in Consiglio Federale: "Assemblea statutaria il 4 novembre. Poi il voto"

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Il presidente della Figc si è detto pronto a convocare l'Assemblea Staturia per il prossimo 4 novembre. Soltanto dopo questa, verrà convocata l'Assemblea elettiva ordinaria: "Agiremo nel rispetto delle norme statutarie e dell'ordinamento sportivo"

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Il presidente della Figc Gabriele Gravina ha comunicato durante il Consiglio Federale, l'opportunità di convocare tempestivamente l'Assemblea Statutaria straordinaria per il prossimo 4 novembre. A seguito dello svolgimento di questa Assemblea sarà immediatamente convocata l’Assemblea elettiva ordinaria di fine quadriennio olimpico. "Stiamo seguendo principi di politica sportiva - ha spiegato Gravina -. In parte lo chiede la nostra istituzione; in parte lo chiede la socializzazione in termini di Paese perché è giusto che si chieda una verifica della governance; ma lo chiede anche la politica. Noi rispetteremo il primo incipit fondamentale dell'emendamento Mulé: agire nel rispetto delle norme statutarie e dell'ordinamento sportivo. Modificheremo le rappresentanze e poi si andrà al voto. La mia riserva si scioglierà nel momento in cui avrò chiuso il percorso di rispetto di alcuni principi a cui ho fatto riferimento, quindi non appena avremo le nuove regole del gioco". 

"Il calcio italiano ha bisogno di disponibilità non di numeri"

Gravina cerca di fare un'analisi quanto più lucida della situazione attuale: "Ho la netta sensazione che si stia lavorando a livello aritmetico e geometrico: si tracciano delle traiettorie di ogni genere per capire se sia rilevante un peso politico rispetto a un altro e questo è un approccio superficiale - ha proseguito Gravina -. Personalmente sto lavorando su qualcosa di molto più profondo: a breve affronteremo questi temi in maniera molto decisa e incisiva. Non vedo tensioni nella nuova configurazione numerica, lo dico con la massima serenità; non vedo lì il vulnus che possa portare alla soluzione o al blocco di alcune progettualità nel mondo del calcio. Noi dobbiamo cominciare a essere convinti che il calcio italiano non ha bisogno di numeri ma di disponibilità a risolvere problemi collegati alla redazione di progettualità innovative. Quello che possono fare il presidente e il consiglio federale non è sufficiente: ci sono delle componenti che devono rendersi conto che quando si fa parte di un sistema bisogna dare un contributo sempre più responsabile nell'ammodernare il calcio italiano".