Da Amsterdam al Lago di Garda: chi è Coppola, il nuovo volto dell'Italia di Spalletti

Immagina sbloccare il telefono, aprire i social e scoprire di essere stato convocato dall’Italia. Diego Coppola forse se la sognava diversamente la prima chiamata in Nazionale maggiore, ma poco importa: “Quando lo ha scoperto è impazzito”. Parola di Luigi Coppola, fratello maggiore di Diego, a Sky Sport Insider: “Ho visto due telefonate perse e il suo messaggio con scritto di guardare Instagram”. Non è chiaro se il Verona gli abbia voluto fare una sorpresa, sta di fatto che il commissario tecnico Luciano Spalletti non si è fatto sentire prima di annunciare l’elenco dei convocati per le sfide contro Norvegia e Moldova, valide per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. Una bella sorpresa, festeggiata con il fratello, appunto, e la sua cerchia ristretta di amici. Sì, perché Diego è un ragazzo normalissimo che fa cose normalissime: “A volte non mi sembra nemmeno un giocatore di Serie A”. Una bella macedonia in compagnia nel bar di fiducia: “Lui è arrivato leggermente in ritardo ed è partito l’applauso, ma non voleva saperne, è troppo timido. La proprietaria era rimasta alla salvezza dell’Hellas del giorno prima, io invece le ho detto della convocazione. Diego mi ha tirato i calci sotto il tavolo, non vuole darsi troppe arie perché altrimenti sembra che se la tiri”. Come quelli con cui decideva le partite da solo a sette anni, quando si arrabbiava e giocava davanti alla difesa. Il numero di maglia, il 42, non è a caso, ma per il suo idolo, Yaya Touré. Poi nell’Under 15 del Verona è stato spostato in difesa e da lì non si è più mosso. Centrale classe 2003, 192 centimetri per 90 chili, titolare prima con Marco Baroni e poi con Paolo Zanetti, ha esordito in Serie A nel 2022 con Igor Tudor in panchina, quando Giovanni Simeone ‘odiava’ le sue marcature in allenamento: con i gialloblù gioca praticamente da sempre, ma è anche il primo tifoso. Papà Raffaele lo portava allo stadio quando il club era ancora nelle sabbie mobili della Serie C ed è stato amore a prima vista, come quello dei genitori in aeroporto. Lui, originario di Caserta, era un controllore del traffico aereo a Verona, mamma Elly un’hostess dall’Olanda. Per i primi due anni una relazione a distanza e infine la scelta di mettere su famiglia in Italia: “Tutti i miei amici sono convinti che mio padre l’abbia chiamato Diego per Maradona, ma non è così”. Sarà, però il primo gol nel massimo campionato italiano, guarda caso, arriva proprio contro il Napoli al Maradona. Ne ha fatti altri tre, tutti decisivi per le salvezze del Verona e sempre di testa. Quel che è certo è che Coppola è un poliglotta: conosce alla perfezione l’inglese e lo spagnolo, capisce l’olandese e sta imparando francese con Duolingo. ll motivo? È in fissa con il rap francese. Insomma, nello spogliatoio dell’Hellas mette tutti d’accordo e fa anche da Cicerone visto che abita in provincia da sempre: “È lui che suggerisce i posti dove andare a mangiare o fare attività da fare nel tempo libero ai compagni, consiglia sempre Peschiera o Borghetto”. Anche a scuola è sempre stato uno studente modello, tanto da finire sulle ‘Pagelle d’Oro’ della stampa locale per i primi tre anni delle superiori. Un ragazzo normale, “a volte fin troppo”, nonostante le 81 presenze in Serie A a soli ventuno anni. Dalla scelta di rimanere a vivere con i suoi perché “con il calcio può cambiare tutto da un momento all’altro e finché è a Verona vuole godersi la famiglia” al legame con il Lago di Garda: “Ci va per rilassarsi, quando è iniziato il caldo finiva allenamento alla mattina, pranzava al campo e poi andava in auto”. Un’altra tappa obbligatoria durante l’anno è Amsterdam, città della mamma, anche se quest’estate l’obiettivo, sempre parlando di prime volte, è di andare ad un concerto: “Ha tatuato sul braccio ‘Potere’, suo album preferito di Luchè, devo riuscire a portarlo”. Prima, però, testa agli impegni con gli Azzurri e all’Europeo con l’Under 21. Con altre due prime volte da realizzare: l’esordio tra i grandi e la vittoria del torneo.

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Da Amsterdam al Lago di Garda: chi è Coppola, il nuovo volto dell'Italia di Spalletti

Andrea Molinari