Tutta la glaciale bellezza di 'Cold' Palmer

Se grazie agli strumenti dei match-analyst di oggi avessimo a disposizione anche il dato dei metri percorsi in possesso di palla tenendo la testa alta, probabilmente Cole Palmer sarebbe tra i primi della classifica. Un giorno, forse, ci arriveremo. Per il momento una cosa è certa: la visione di gioco di Palmer ce l’hanno in pochi. Quando ha la palla. Ma anche quando non ce l’ha. Nulla sfugge al suo radar: le posizioni di compagni e avversari, ogni possibile linea di passaggio. E questo gli permette di essere uno dei centrocampisti offensivi più completi al mondo: gol, assist, passaggi filtranti. Non c’è scatola difensiva che non possa essere aperta dal fenomeno di Wythenshawe. Doti che non erano sfuggite a Guardiola, ma a un certo punto trattenerlo è stato impossibile. “Ho provato a convincerlo, inizialmente, dicendogli che dopo l’addio di Mahrez avrebbe avuto più spazio", ha detto Pep qualche mese dopo la sua cessione, "ma erano due anni che chiedeva di essere ceduto. Forse non gli ho dato i minuti che meritava. E’ un giocatore eccezionale, non è solo questione di gol e assist. E’ una questione di qualità”. Della sua qualità il Manchester City si è privato nel settembre del 2023 in cambio di 42,5 milioni di sterline. Dopo che Palmer aveva anche contribuito con un gol alla vittoria nella Supercoppa Europea contro il Siviglia. La sua cessione non fu un saldo di fine estate, ma la cifra sborsata allora dal Chelsea fa sorridere rispetto alla quotazione che Palmer ha oggi: non meno di 120 milioni di sterline. L’impatto avuto al Chelsea l’anno scorso è stato strepitoso: subito titolare, 25 gol in tutte le competizioni, 22 di questi in Premier League, in 34 partite. Solo Haaland gli è arrivato davanti nella classifica marcatori. Per trovare un giocatore del Chelsea capace di segnare di più in una singola stagione di campionato bisogna risalire ai 29 gol di Drogba nella stagione 2009-10. I numeri diventano impressionanti se alle reti affianchiamo gli assist: 22, più 11 passaggi decisivi. Nello scorso campionato Palmer ha inciso in 33 marcature su 77, il 43% del totale dei gol realizzati dal Chelsea in PL. Diventando il terzo giocatore nella storia del calcio inglese a contribuire almeno a 30 gol in una sola stagione a meno di 22 anni, dopo Robbie Fowler e Chris Sutton. Una stagione folgorante, la 2023/2024, culminata in un Europeo da protagonista malgrado la fortissima concorrenza e una certa ritrosia da parte di Southgate nel dargli una chance da titolare. In un’Inghilterra che soprattutto all’inizio ha stentato, Palmer è riuscito comunque a ritagliarsi il suo spazio con 5 presenze, tutte dalla panchina. Suo l’assist per il gol decisivo di Watkins nella semifinale contro l’Olanda. Suo il gol del momentaneo 1-1 nella finale persa contro la Spagna di Rodri. Diventando, per altro, il primo giocatore inglese a fare gol in una finale di un Mondiale o di un Europeo disputata fuori dall’Inghilterra. La certificazione di una maturità che va ben oltre la sua età, il modo migliore per lanciarsi verso una stagione di conferme con il Chelsea. Spoiler: stanno puntualmente arrivando. Palmer è il leader tecnico di una squadra che Maresca sta provando a portare all’inseguimento del Liverpool. La produzione offensiva dei Blues passa dalla sua impressionante visione di gioco: già 13 reti segnate , più 6 assist. I suoi gol sono spesso spettacolari, esaltanti, non banali. Esempi? La punizione all’interno del poker personale contro il Brighton, il sinistro a giro contro l’Aston Villa e forse il più bello di tutti: slalom 'alla Messi' e palla piazzata tra le gambe del difensore contro il Fulham. Solo per citare alcune delle perle che lo stanno portando nell’immaginario dei tifosi. Non solo di quelli del Chelsea. Anche la collocazione in campo che gli sta dando Maresca lo mette sempre più al centro del gioco. Perché è lì che deve stare per incidere maggiormente. Dopo aver iniziato da esterno destro nella prima giornata contro il City, lo abbiamo visto praticamente sempre da 'numero 10' alle spalle della prima punta. Questo ha permesso a Maresca di lanciare Madueke sulla corsia destra e a Palmer di essere il vero ispiratore della manovra offensiva. Formidabile per capacità di ricevere la palla tra le linee sulla trequarti avversaria, è un vero e proprio 'mago' delle imbucate, con le quali innesca alla perfezione soprattutto Nicolas Jackson, autore fin qui di una buonissima stagione anche grazie all’intesa maturata. Non a caso, Palmer è anche in testa alla classifica dei passaggi filtranti in Premier League: 14, contro i 13 di Damsgaard del Brentford e di Tielemans dell’Aston Villa. Il Chelsea attacca sempre sfruttando i 5 canali offensivi e Palmer gioca indifferentemente nella mezza posizione di destra o di sinistra, a seconda delle esigenze di Maresca nella singola partita, risultando sempre letale sia con la sua conduzione di palla per saltare l’uomo sia con le sue chirurgiche linee di passaggio. Ce n’è già abbastanza per rendersi conto di essere davanti ad un potenziale fuoriclasse. Ma per finire c’è il capitolo set-piece : i rigori in particolare. Cole, semplicemente, non sbaglia mai: 17 gol su 17 rigori calciati in carriera, 12 su 12 in Premier League, dove ha appena superato il precedente record di 11 su 11 di Yaya Tourè. Ed è qui che viene perfettamente spiegato il suo soprannome: 'Cold' Palmer. Il ragazzino di Wytenshaw che tifava Manchester United e che il giorno dopo al campetto provava a replicare i gol del suo idolo Wayne Rooney è cresciuto. E oggi è uno dei giocatori più completi al mondo. Sempre a testa alta. Bello da vedere. Spietato e glaciale.

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Tutta la glaciale bellezza di 'Cold' Palmer

Paolo Ciarravano