La rinascita di Kepa: il portiere più pagato al mondo riparte dall’Arsenal

C’era una volta… il portiere più pagato al mondo. Un prodigio basco di ventitré anni: la carta del Chelsea per sostituire Thibaut Courtois. Ottanta milioni di euro pagati sull’unghia all’Athletic Club e nove milioni l’anno di stipendio al giocatore. Un mare di soldi - e aspettative - in cui Kepa Arrizabalaga è naufragato. La lite con Sarri e due Champions vinte… dalla panchina Per certi versi, Kepa è stato un apripista: da lui in avanti, il feeling tra il Chelsea e i portieri stenta a scattare. Mendy a parte, hanno faticato tutti. Robert Sanchez, Filip Jorgensen, Djordje Petrovic. E sono ancora da valutare i due giovani – finora oggetti misteriosi – Mike Penders e Gabriel Slonina. Tutti pagati a peso d’oro: cinque giocatori per cento milioni totali. E nessuno di loro, oggi, dà le giuste garanzie. Un dato che, forse, porterà a rivalutare Kepa. Ricordato sì per alcuni errori e per la celeberrima lite con Sarri , ma con un palmarès da campione: solo in Blues ha sollevato una Europa League, una Supercoppa UEFA, un Mondiale per Club e una Champions League. Spesa giustificata, quindi? In parte: Arrizabalaga ha giocato appena novanta minuti più recupero nelle quattro finali vinte. Titolare nell’Europa League 2018-19 ed eroe inatteso nel 2021, quando è subentrato al 119’ per i rigori della Supercoppa contro il Villarreal. Gli altri trionfi li ha visti da spettatore pagato. Come anche… a Madrid: forse qualcuno lo avrà già dimenticato, ma Kepa ha vinto anche una Liga e una Champions con il Real nel 2024. Arrivato in prestito per sostituire l’infortunato Courtois, dopo una decina di partite si è fatto soffiare il posto da Lunin e non l’ha più ripreso. Ma ha guadagnato altri titoli. Bournemouth e il legame basco con Iraola: così Kepa è tornato grande Per tornare davvero protagonista serviva l’aria di casa. Oceano Atlantico e lingua basca. Per questo Kepa ha scelto… il Bournemouth. E no, non è una provocazione. L’oceano è lo stesso, solo un po’ più freddo. E alla lingua ha pensato Andoni Iraola, allenatore delle Cherries ed ex compagno di Kepa a Bilbao: i due sono nati a cinquanta chilometri di distanza e sono molto legati. Affetto e fiducia, così Arrizabalaga è tornato il ragazzo prodigio dell’Athletic, soprattutto nella prima parte di stagione. Fino al 23 febbraio è stato il primo portiere della Premier League per percentuale di parate , per parate da fuori area , per tiri in porta subiti prima di concedere gol e per rapporto tra gol attesi e parate effettuate . Grazie anche al suo rendimento, il Bournemouth ha sognato l’Europa per gran parte dell’anno. E anche se nel finale di stagione l’incantesimo si è spezzato, Kepa si è dimostrato uno dei migliori portieri del campionato. Il talento c’è e ora si vede. Grazie anche alla maturità dei trentun’anni da compiere il prossimo ottobre. Lo aspetta l’Arsenal Dopo Andoni Iraola, ad accogliere Kepa quest’estate un altro allenatore basco. Mikel Arteta è l’uomo che libererà Arrizabalaga a titolo definitivo dalla prigione dorata di Stamford Bridge, dopo sette anni sotto contratto con i Blues. Gli ultimi due in prestito. Decisivo il rinnovo firmato lo scorso anno prima del passaggio al Bournemouth: ingaggio dimezzato – da 150 a 75 mila sterline a settimana – e clausola rescissoria da cinque milioni di pounds. Una cifra modesta, che l’Arsenal verserà con piacere per assicurarsi le sue prestazioni. Kepa, così, sarà la riserva di lusso di David Raya. Una porta per due. Entrambi spagnoli, bravi tra i pali e pure in costruzione. Arteta docet. E magari sarà proprio Mikel, suo compaesano, a godersi la miglior versione di Kepa. Al Chelsea invece resteranno solo un pugno di dollari , tanti rimpianti e… altri cinque portieri a libro paga.

Cosa vedere:

Come vederlo:

Online con Sky:

La rinascita di Kepa: il portiere più pagato al mondo riparte dall’Arsenal