Il segreto del caffè dietro alla grande stagione del Liverpool di Slot

“Vedete quanto poco ci vuole per rendere felice un uomo: una tazzina presa tranquillamente qui fuori... con un simpatico dirimpettaio...”. Chissà se dalle parti di Liverpool conoscono Eduardo De Filippo e il suo monologo sul caffè. Di certo, Arne Slot e i suoi giocatori ne condividono il pensiero. A raccontarlo è stato lo stesso allenatore olandese, che in un’intervista a Sky Sports ha svelato qual è uno dei segreti dietro alla grande stagione dei Reds:“I giocatori hanno sempre fatto colazione insieme ma quello che è cambiato è che abbiamo creato un bar. I giocatori si siedono lì, parlano tra loro, si divertono insieme”. Svelato ‘l’arcano’: il Liverpool, primo in Premier League e in Champions League e finalista di Carabao Cup, vola grazie… al caffè. La particolarità del caffè è spiegata con minuziosa cura dallo scrittore Tommaso Pincio nella sua recensione del libro ‘La Selvaggia’ di Alex Shakar. Per spiegare il significato della parola ‘paradessenza’ l’autore scrive: “Indica l’anima ‘spezzata’ di un prodotto ovvero la sua capacità di promettere l’appagamento simultaneo di bisogni opposti […] una tazza di caffè è sia eccitante che rilassante”. E proprio questa duplice natura del caffè sembra essere la chiave per comprendere quello che sostiene Slot. L’aspetto scientifico Uno studio del 2013 pubblicato su PubMed ha dimostrato come il caffè porti giovamento nelle prestazioni degli sportivi se bevuto a circa un’ora dall’attività fisica. Kacie Vavrek, dietista specializzata in nutrizione sportiva all'Ohio State University Wexner Medical Center, ha dichiarato: “Gli studi hanno dimostrato i vantaggi del consumo di caffeina per gli esercizi di resistenza e ad alta intensità che durano più di 20 minuti”. Per Christina Meyer-Jax, dietista nutrizionista, docente di nutrizione e assistente al College of Health and Wellness della Northwestern Health Sciences University in Minnesota, il caffè è molto importante anche nella fase di recupero post attività fisica: “Gli studi dimostrano che il caffè ha velocizzato il recupero muscolare e ha preparato i muscoli ad affrontare la gara o l'allenamento successivi con maggior efficienza”. J. W. Langer, esperto in nutrizione e docente di farmacologia medica presso l’Università di Copenaghen, sostiene che “Quando si parla di caffè e della caffeina i risultati sono chiari in relazione agli sportivi: la caffeina può contribuire a migliorare le prestazioni. Molti studi dimostrano che gli atleti che consumano caffeina prima di una gara o di un evento sportivo sono in grado di andare più veloci, durare più a lungo e recuperare più rapidamente rispetto a chi non ha questa spinta in più. Ciò vale soprattutto nelle attività di resistenza, come la corsa a lunga distanza”. L’aspetto sociale Ma oltre all’aspetto scientifico e ai benefici fisici, il caffè ha anche un valore sociale, simbolico e culturale. In Italia lo sappiamo bene, come ci ricorda De Filippo il caffè è sacro e ha una sua ritualità. Lo prendiamo la mattina appena svegli per aiutarci ad aprire gli occhi, ma anche a metà mattinata per spezzare il lavoro. Dopo pranzo la routine si ripete, ancora una pausa al bar o alla macchinetta per ricaricare le energie prima di rimettersi alla scrivania. Lo si può prendere da soli sì, ma in compagnia ha un altro sapore. E così il caffè diventa la scusa per rivedere un amico, conoscere un collega o rompere il ghiaccio con una ragazza. Su e giù per lo stivale il caffè ha costruito diverse tradizioni. La più famosa è quella del caffè sospeso a Napoli, capitale ad honorem della bevanda. Dopo aver bevuto il tuo caffè, al bancone o più comodamente seduto a un tavolino, puoi decidere di pagare per due, lasciando ‘in sospeso’ un caffè per un estraneo che potrà berlo grazie a te. Meno noto, ma sempre all’insegna della condivisione, è il caffè ‘alla Valdostana’. La ricetta prevede che a 6 espressi vengano aggiunti 4 bicchierini di grappa bianca, 4 bicchierini di genepì, 2 bicchierini di cognac, scorza di limone , zucchero, cannella e chiodi di garofano. Ma più degli ingredienti, la particolarità del caffè ‘alla Valdostana’ è che tutti i commensali bevono dalla stessa coppa di legno chiamata ‘Grolla dell’amicizia’. Per tornare a Slot e ai suoi giocatori – che, Chiesa a parte, difficilmente conosceranno il caffè sospeso o ‘alla Valdostana’ –, l’aspetto da sottolineare è la funzionalità aggregante del caffè e dello stare insieme al bar. In ‘Storia e critica dell'opinione pubblica’ Habermas ha analizzato il ruolo chiave ricoperto dai caffè per la nascita della sfera pubblica, sostenendo come siano luoghi che hanno rappresentato “un laboratorio della democrazia moderna”. Il sociologo Massimo Cerulo sostiene che il caffè sia un ‘rito minimo’ dell’essere umano che “dà origine a conversazioni tra soggetti e dunque favorisce la pratica dei comportamenti sociali”. Condividere un caffè e stare insieme al bar sono momenti solo in apparenza ‘ordinari’ ma che in realtà “giocano un ruolo importante nella coesione sociale e nel mantenimento di reti interpersonali”. Slot ha ragione Alla luce di quanto emerso, le parole di Slot assumono maggiore valore. A una prima lettura viene spontaneo pensare ‘sì, il caffè e buono ed è bello stare insieme al bar, ma che c’entra con le vittorie del Liverpool?’. E invece l’allenatore dei Reds non ha mentito. Se il Liverpool sta dominando in Inghilterra e in Europa è davvero merito anche del caffè.

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Emiliano Tomasini