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Chiesa-Simeone, modi diversi di esser figli d’arte

Serie A

Domenico Motisi

Enrico Chiesa e Diego Simeone furono compagni alla Lazio. I figli si sfideranno al Franchi (Lapresse)

I papà sono stati compagni di squadra alla Lazio nel 2003, loro si affrontano con le maglie di Fiorentina e Genoa. Federico e il Cholito hanno ereditato il talento e il carattere dei propri genitori: timido e riservato il primo, latino ed esuberante il secondo 

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Enrico Chiesa e Diego Pablo Simeone non potevano essere più diversi, sia per il carattere sia per il ruolo in campo. Entrambi protagonisti del calcio italiano degli anni Novanta e dei primi anni Duemila, il bomber genovese e il centrocampista di Buenos Aires sono stati compagni nella Lazio durante la stagione 2002-2003. Tuttavia, siccome la genetica non mente, altrettanto diversi sono i loro figli Federico Chiesa e Giovanni Simeone. Dei celebri papà, infatti, i due talenti della nostra Serie A hanno ereditato, più che il ruolo sul rettangolo da gioco, il talento e il carattere. Entrambi in gol nell’ultima giornata, a riconoscere il gran lavoro fatto dai papà Chiesa e Simeone ci ha pensato un loro ex compagno di squadra, Hernan Crespo, che ha voluto omaggiare i due talenti con un post su Twitter in vista del faccia a faccia del Franchi.

Casa e…Chiesa – Aveva sfiorato il primo gol in Serie A contro la Juventus, si è rifatto nella partita successiva al Bentegodi contro il Chievo Verona. Federico Chiesa non è un centravanti come lo era Enrico, è un esterno rapido, tecnico ma che non si fa pregare se c’è da coprire in fase difensiva. Paulo Sousa l’ha schierato titolare, a sorpresa, alla prima giornata contro la Juventus, poi ha gestito la sua crescita fino alla definitiva consacrazione esattamente alla prima di ritorno proprio contro i bianconeri. Fresco di rinnovo, Chiesa Jr si gode il momento ma senza montarsi la testa: “Sono alla Fiorentina da quando ero bambino, nei giovanissimi non giocavo mai”, confessa. Una tranquillità e una serenità frutto anche dell’esempio paterno. Un cognome, quello di Chiesa che a Firenze poteva pesare sulle spalle di un giovane visti i 138 gol del genitore in Serie A, molti dei quali proprio in maglia viola. Eppure il ragazzo non si è mai scomposto, anzi ha iniziato a frequentare una scuola internazionale “semmai nel calcio non fosse andata bene”. Adesso il classe ‘97 parla un perfetto inglese che, visto il talento, potrebbe tornargli utile per un eventuale futuro in una big di Premier League. Tuttavia, in questo momento lui si vede solo a Firenze, a casa sua. 

Cholo e Cholito – Diego Pablo Simeone, attuale allenatore dell’Atlético Madrid, è universalmente conosciuto come el Cholo. Un nomignolo che deriva dall’omonimia con Carmelo Simeone, centrocampista di Vélez e Boca degli anni Sessanta e Settanta a sua volta chiamato Cholo che, in generale, è un termine spagnolo utilizzato per indicare un bambino nato dall’incrocio di bianchi e indiani. Ma siccome in Argentina i soprannomi si tramandano di padre in figlio, ecco che Giovanni Simeone, primogenito di Diego, diventa il Cholito. Anche lui, come Chiesa, ha un ruolo diverso rispetto a quello del papà ma caratterialmente e nella sua crescita professionale ha ereditato molto dall’ex centrocampista di Lazio e Inter. Giovanni, infatti, è un centravanti, ha già segnato nove gol in stagione e, nonostante sia un classe ’95, quella del Genoa è già la terza maglia che indossa. Diversamente dall’altro figlio d’arte che si ritroverà contro al Franchi, il Cholito è un vero giramondo. Nato a Madrid, cresciuto tra Italia, Spagna e Argentina, ha debuttato con il River Plate per poi trasferirsi al Banfield prima di attraversare l’Atlantico e approdare in Italia come fece il padre nel 1990 quando lasciò l’Argentina per giocare nel Pisa.

Diversi quasi in tutto – Fuori dal campo, come lo erano Enrico e Diego, sono molto diversi: Simeone è già un habitué del gossip in Argentina e la sua relazione con l’attrice e modella Natalia Melcon, di cinque anni più grande, ha fatto discutere molto le riviste scandalistiche di Buenos Aires. D’altronde anche papà Diego non si è mai fatto mancare nulla da questo punto di vista. Dopo il divorzio dalla modella Carolina Baldini (madre di Giovanni, Gianluca e Giuliano), sono stati diversi i flirt attribuiti all’ex allenatore del Catania fin quando lui stesso ha ufficializzato l’unione con la showgirl argentina Carla Pereyra che lo scorso settembre lo ha reso padre per la quarta volta. Di tutt’altro stampo la famiglia Chiesa, sempre riservata e mai sotto i riflettori delle cronache rosa. Diversi, diversissimi ma accomunati dal talento e da cognomi importanti che loro sono riusciti a non far pesare. Al Franchi saranno faccia a faccia e chissà che ai loro padri, guardando i propri ragazzi protagonisti in Serie A, non venga un po’ di nostalgia di quando a giocare in quegli stadi, da compagni o da avversari, c’erano loro.