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Sampdoria, Giampaolo: "Il Milan ha identità forte"

Serie A
Marco Giampaolo, allenatore della Sampdoria (Getty)

Dopo la Roma, il Milan. I blucerchiati vogliono provare a fare risultato su un campo difficile contro una "squadra forte e con giocatori forti fra le linee - ha detto l’allenatore - ci impegnerà molto e il nostro comportamento in campo dovrà essere di precisione. Viviano è il titolare"

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Reduce dalla bella e importante vittoria contro la Roma, la Sampdoria di Marco Giampaolo si prepara ad un altro appuntamento fondamentale. I blucerchiati domani affronteranno il Milan a San Siro e proveranno ad allungare la striscia positiva iniziata proprio nello scorso turno contro i giallorossi. E’ questa la speranza dell’allenatore della squadra genovese, che nella conferenza stampa della vigilia ha presentato così il match contro la squadra di Vincenzo Montella.

Dalla Roma al Milan -
"Contro la Roma siamo andati a prenderci quello che avremmo meritato prima - ha iniziato dicendo Giampaolo - abbiamo rimesso le cose più o meno a posto. La partita con il Milan è complicata perché davanti avremo una squadra forte, con un'identità forte, e con giocatori forti fra le linee. E' una squadra che ci impegnerà molto e il nostro comportamento in campo dovrà essere di precisione, altrimenti il gioco del Milan ci darà fastidio. La sterilità in attacco? Abbiamo visto con i giallorossi quello che possiamo fare, il calcio ci smentisce ogni giorno. In questo senso io ho ribadito che posso credere solo nel lavoro e poi so che ci sono momenti in cui non si fa gol, momenti in cui si subiscono reti. So però che se si fanno le cose per bene i numeri si mettono apposto. Il mio auspicio è che domani la squadra giochi una partita con il piglio giusto".

Sul momento della squadra - "L’orario delle 12:30 non ì un problema, faceva più effetto all'inizio, un paio di anni fa quando sono iniziate partite in questi orari ma ormai ci siamo abituati. Abbiamo fatto gli stessi punti più o meno con le grandi e con le piccole? Non la leggo negativamente questa statistica. Significa che la squadra ha affrontato tutti con la stessa idea di gioco. Non abbiamo fatto fase difensiva con le grandi ma ce la siamo giocata. E così abbiamo fatto con le altre. E poi ci vediamo dove collocare la Samp, siamo in una fase di crescita e a maggio vedremo chi siamo stati. La differenza fra casa e trasferta invece è un dato negativo che dobbiamo in qualche modo aggiustare perché è possibile che sia dipeso da un processo di crescita dove fuori casa abbiamo faticato".

Sui giovani e sulla formazione -
"Domani una sfida tra squadre che puntano sui giovani? Spesso ci spacciano per promotori di giovani, ma non tutti i giovani possono giocare in A. E' il club che decide le linee sulle quali muoversi. La Samp ha virato su questa linea quest’anno, lasciando in squadra diversi pezzi con esperienza e aggregando molti giovani. Il Milan non so perché abbia deciso così. Bereszynski è ancora un problema perché è qui da poco. Ci fidiamo del fatto che il giocatore abbia un suo score. Può commettere degli errori ma migliorerà, anche per Simic è difficile, questa è una realtà nuova che non conosce. E' un ragazzo su cui la società ha puntato, è un ragazzo che cercherà di maturare. Un po' come Skriniar l'anno scorso. L'importante è che il profilo sia di prospettiva. In porta non ci sono mai stati dubbi. Il portiere titolare è Viviano. Puggioni ha avuto la bravura e la professionalità di farsi trovare pronto", ha concluso.