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Atalanta, in due a parte. Terapie per Melegoni

Serie A
Filippo Melegoni, centrocampista dell'Atalanta (La Presse)

Così come Dramé e Konko anche il giovane classe 1999 non ha preso parte alla sessione tecnico-tattica. Per domani è prevista una nuova sessione a porte chiuse. Cristante: "Mi sono inserito bene, puntiamo all’Europa. A Palermo parentesi non felice ma non ho il dente avvelenato"

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Continua la preparazione dell’Atalanta, sotto gli occhi di Gian Piero Gasperini e del suo staff anche oggi i calciatori nerazzurri si sono ritrovati al centro sportivo Bortolotti di Zingonia per la sessione di lavoro programmata. Domenica alle ore 15 la formazione bergamasca è attesa dal match contro il Palermo, formazione non semplice da affrontare al Barbera e sempre alla ricerca di punti salvezza. Nella seduta odierna, l’allenatore ha guidato i suoi giocatori: riscaldamento, esercizi di tecnica, di tattica e partitella finale su campo ridotto per i calciatori; questo il programma dell’allenamento che non ha visto ancora Dramé e Konko con i compagni. I due calciatori infortunati hanno infatti proseguito con i rispettivi programmi personalizzati. Inoltre, Melegoni è stato sottoposto a terapia e lavoro in piscina in seguito a un problema al flessore. Il gruppo si ritroverà domani, venerdì, ancora al centro sportivo di Zingonia per una nuova sessione di lavoro a porte chiuse.

Le parole del centrocampista - Arrivato nel mercato di gennaio e già autore di buone prestazioni con la maglia nerazzurra, Bryan Cristante vuole - insieme ai suoi compagni - raggiugnere l’Europa; in occasione di un evento con i tifosi, il centrocampista classe 1995 ha parlato così al sito ufficiale del club bergamasco: "Il mio inserimento sta andando bene, mi ha facilitato il fatto di conoscere diversi compagni. La squadra che sta andando a meraviglia, voglio giocare più possibile e fare bene. Sicuramente arrivo in cerca di riscatto dopo Pescara, qua tutti girano a meraviglia e voglio trovare la continuità giusta. Ritrovo Petagna, mi piacerebbe rilanciarmi e valorizzarmi come ha fatto lui: ero convinto che si sarebbe sbloccato, gli servivano solo l’allenatore e il posto giusto".

Obiettivo Europa -
E ancora: "Io il nuovo Gagliardini? Speriamo, Roberto ha fatto una grande stagione e anche all’Inter sta andando bene. Questo paragone non dispiace. Ho già dato il mio contributo, il gol passa in secondo piano perché contava portare a casa la partita. Si sa che Bergamo è una piazza storica per i giovani, l’allenatore punta tanto su di noi. Si lavora molto sul campo e i risultati poi si vedono. Il tifo nerazzurro poi è uno dei più caldi e dà il suo contributo". Ora i rosanero: "Affrontiamo una formazione obbligata a vincere e in trasferta è sempre complicato. Noi vogliamo rimanere là davanti e poi giocarcela con le grandi. A Palermo, per me, non è stata una parentesi felice, ma non ho il dente avvelenato: l’obiettivo dell’Atalanta è l’Europa, abbiamo visto che ce la possiamo fare".