Milan, Donnarumma fa festa con la torta 'Meazza'
Serie APer festeggiare i diciotto anni del portiere i famigliari gli hanno preparato una torta speciale dal significato simbolico per celebrare la maggiore età ma anche i traguardi già raggiunti. Auguri e tanti regali circondato dall’affetto della famiglia e del mondo rossonero
Una torta speciale - Dopo i festeggiamenti in campo dopo la vittoria del suo Milan contro il Sassuolo, Gianluigi Donnarumma è tornato a Milano e insieme alla sua famiglia ha continuato con i festeggiamenti. Con lui la famiglia, la fidanzata e - nella tarda serata - anche i compagni di squadra, Montella, Galliani e il suo procuratore Mino Raiola. Tanti i regali ricevuti, tra cui anche una torta… speciale. Il portiere rossonero infatti ha spento le sue diciotto candeline su una riproduzione di San Siro, creata per l’occasione dal cognato del calciatore. Una torta che rappresenta la conquista dello stadio in cui gioca il numero uno della squadra di Vincenzo Montella, la Nazionale - con cui ha esordito proprio nello stadio 'di casa' e della Supercoppa vinta a Doha, il primo trofeo della sua carriera. Gigio ha poi anche cantato alcune canzoni insieme ai tanti amici presenti e ha poi "ricevuto" un'altra torta in faccia per concludere la serata; il tutto mentre Raiola versava lo champagne. Tanti i sorrisi, tanti gli auguri ricevuti, davanti ai compagni Donnarumma ha poi brindato alla maggiore età con una bottiglia personalizzata dal numero '18' a strisce rossonere. "Sono stati dei giorni bellissimi per me - ha dichiarato lui stesso prima di entrare nel locale in cui si è svolta la festa - non mi resta che festeggiare con i miei amici, con la mia fidanzata e con la famiglia".
Le parole di Raiola - Al termine della serata, poi, Mino Raiola ha parlato anche del futuro del suo assistito: "Se Gigio rimane al Milan? Posso dire che per ora non ho sentito nessuno del nuovo Milan - ha detto - per me la società rossonera è rappresentata da Galliani e quindi non ho nessun elemento per parlare del nuovo Milan che verrà dopo il closing. Se il giocatore ha voglia di rimanere a Milano? Lui fa il suo e io faccio il mio, questi sono i patti e sono chiari. Quindi io devo vedere il suo futuro e le possibilità che si presentano, poi la scelta la fanno gli stessi giocatori. Credo che da parte mia sia doveroso vedere prima di tutto che Milan sarà. È questa la domanda più importante che voi non vi fate perché vi state concentrando tutti sul rinnovo del contratto e non sul fatto che il club sta cambiando e che il suo futuro ancora non si conosce. Nessuno vi saprà dire se Donnarumma resterà rossonero, né tantomeno lo so io, non lo sa nemmeno il Milan stesso. Fino a quando non vedrò la nuova proprietà e comincerò a parlare con loro non mi posso fare un'idea chiara. Se Gigio merita un grande Milan? No, merita una grande squadra. Io non sono sposato con nessuno, il mio lavoro non prevede il fatto di essere tifoso di una squadra in particolare; lo sono stato tempo fa perché la mia famiglia è di Napoli e mi obbligava, poi ho conosciuto Ferlaino e mi sono tolto il vizio", ha concluso.