Una doppietta del bomber decide il posticipo della 27^ giornata di A e proietta la squadra di Simone Inzaghi a -4 dal Napoli terzo in classifica. Nella serata del ricordo di Lucio Dalla, i rossoblù escono dal campo tra i fischi dei propri tifosi
BOLOGNA-LAZIO 0-2
9' e 74' Immobile
Una settimana da…Immobile. Con una doppietta del suo bomber, la Lazio piega il Bologna nel posticipo della 27^ giornata di A, scavalca Atalanta e Inter, e si lancia a caccia del terzo posto. La posizione che vale la qualificazione ai preliminari di Champions League oggi occupata dal Napoli, per gli uomini di Inzaghi è distante solo quattro punti. Per Immobile, quattro gol in sette giorni compresa la Coppa Italia, e sedici gol in campionato. L’ultimo giocatore biancoceleste ad aver segnato più di 16 reti in una stagion, era stato Hernan Crespo nel 2000/2001. Mica uno così. La Lazio infila la terza vittoria di fila e ora sogna davvero in grande. Unica pecca di una serata perfetta, l'uscita di Biglia dolorante al 54' per far posto a Murgia. Le sue condizioni sono da valutare. Nella serata del ricordo di Lucio Dalla al Dall’Ara, il Bologna che non vince da sei gare, perde la sua quarta gara di fila in casa: non accadeva dall'aprile 1991.
Le scelte - Simone Inzaghi conferma l'ultima idea: tenere Keita in panchina, per farlo diventare un’arma a partita in corso. Spazio al classico 4-3-3 con difesa guidata da Devrij e Hoedt, Biglia in regia, Parolo e Milinkovic-Savic ai suoi fianchi. In avanti Felipe Anderson e Lulic sulle ali e Immobile al centro. Donadoni invece schiera un coperto 5-3-1-1, senza Destro e Krejci (non andava in panchina dal 28 agosto). In avanti Verdi gioca dietro all’unica punta Petkovic. A centrocampo Viviani in regia, con Nagy e Dzemaili a supporto.
Immobile, il protagonista - Dopo un buon avvio del Bologna, la Lazio riesce a sbloccarla subito. Con il suo bomber, di testa. Lulic va via sulla sinistra e mette in mezzo, Immobile di testa batte Mirante. Per i biancocelesti anche un particolare record: nessuno ha segnato di più con lo stesso fondamentale, ben 13 reti. La reazione del Bologna inizialmente è tiepida. I biancocelesti falliscono il raddoppio in almeno altre tre occasioni: ancora Immobile all’11’, con Felipe Anderson e soprattutto con Milinkovic-Savic al 26’. Mirante, però, è perfetto e tiene in partita i suoi. Al 42’ ad avere l’occasione per pareggiare è il Bologna: Biglia perde palla sul pressing di Viviani, l’attaccante rossoblù calcia fuori alla destra di Strakosha.
Partita in equilibrio, poi ancora Immobile - A inizio ripresa, il Bologna ci prova su punizione al 52’: poco fortunato. Ma il raddoppio per la Lazio è nell’aria. Al 62’ bell’azione di Milinkovic-Savic e palla per Immobile: il suo tiro è deviato da Mirante. Felipe Anderson raccoglie la respinta e prova un tiro, ancora neutralizzato dal portiere del Bologna. Una parata fantastica ma inutile perché l’arbitro aveva fermato il gioco per un off-side del brasiliano. Al 74’ è ancora il centrocampista serbo a servire Immobile, che stavolta batte Mirante. Il gol rasserena la squadra di Inzaghi. Donadoni le prova tutte: entra Destro per Verdi e Krejci per Masina. Una squadra offensiva non basta: la Lazio vince. Il Bologna esce dal campo contestato dai propri tifosi. Alla prossima, c’è il derby col Sassuolo.