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Napoli, prove di distensione tra Sarri e ADL

Serie A

Massimo Ugolini

Il successo di Roma ha portato a un primo contatto nel segno della distensione, dopo le critiche all'allenatore per la gestione della rosa a Madrid. All'Olimpico, davanti al presidente hanno brillato Mertens, l'intuizione di Sarri, e Rog, giocatore a lungo invocato da De Laurentiis

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Si sono parlati per circa 40 minuti faccia a faccia De Laurentiis e Sarri, a Roma subito dopo la vittoria che ha dato nuove prospettive alla stagione azzurra. Un primo contatto nel segno della distensione dopo le dichiarazioni del presidente a Madrid, le critiche all'allenatore per la gestione della rosa.
Parole che avevano lasciato il segno ma che il tempo e soprattutto il successo sui giallorossi hanno cominciato a cancellare.

Un primo importante contatto, alla presenza anche del direttore sportivo Giuntoli, con il quale Sarri è tornato a Napoli per l'ora di cena, un incontro comunque non risolutivo perché qualche ruggine resta. Ma bisognava ricominciare a guardarsi negli occhi. Per parlare della stagione rimessa in piedi all'Olimpico, e per quella che verrà, il futuro dell'allenatore - 4 anni di contratto e una clausola rescissoria valida solo dal 2018 - ma anche quello dei giocatori, la Rosa che tanto ha fatto discutere.

A cominciare da Dries Mertens, tornato ad essere decisivo con la doppietta alla Roma, l'intuizione di Sarri, l'attaccante che ha tenuto a galla il Napoli con i suoi 18 gol, ma con il contratto in scadenza tra un anno e ancora con qualche problema da risolvere sul rinnovo. Una situazione delicata, considerando la crescita esponenziale di Mertens, numeri alla mano l'erede di Higuain. Nonostante tutto Dries ha continuato a essere decisivo anche con la Roma, da prima punta, il ruolo in cui l'ha reinventato Sarri, scelta difesa nella partita fino ad ora più importante dell'anno.

Davanti al presidente, che però ha potuto ammirare anche il valore di Rog, giocatore a lungo invocato da De Laurentiis e probabilmente per troppo tempo tenuto ai margini della squadra. Verrebbe da dire uno a uno e palla al centro. Intanto però ha vinto il Napoli ed era la cosa più importante, perché loro due, il presidente e l'allenatore, avranno tempo e modo di riparlarsi. Chissà, magari dopo il Real Madrid.