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Pescara, Sebastiani: "No all’offerta Iannascoli"

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Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani

Il presidente del Pescara Daniele Sebastiani spiega in conferenza stampa i motivi per i quali ha rifiutato l’offerta per l'acquisizione del club presentata dall’ex amministratore delegato Danilo Iannascoli  

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Il Pescara non verrà ceduto a Danilo Iannascoli. L’offerta presentata dall’ex amministratore delegato del club, infatti, non è stata ritenuta congrua dal presidente Sebastiani che nel corso di una conferenza stampa ha voluto fare chiarezza sulla vicenda. Queste le sue parole: “C’era bisogno di fare chiarezza, perché in questi due giorni ho sentito e letto tante cose sui giornali che in realtà non corrispondono a quello che c’è scritto nell’offerta presentata dal socio Iannascoli. Socio Iannascoli che deve stare tranquillo, perché non si deve accollare nessun debito della società perché la nostra è una società sana che non ha bisogno di nessun tipo di intervento: se, come già successo negli anni passati, ci sarà bisogno di mettere soldi allora i soci lo faranno”, le parole di Sebastiani.

I dettagli dell’offerta - Il presidente del Pescara Sebastiani svela i dettagli della proposta arrivata da Iannascoli: "L’offerta vera che è stata fatta è di 3 milioni di euro per il 70%, perché i bonus sono una condizione inaccettabile perché dipendono dal lavoro di chi andrebbe a comprare la società e non di chi l’ha venduta. Non accetto che passi che il Pescara ha rifiutato un’offerta da 19 milioni di euro, perché non è così. Riteniamo chiusa questa situazione nei confronti del socio Iannascoli, ma il nostro lavoro per cercare di rafforzare la società o di trovare qualcuno migliore di noi continuerà. Unica cosa, anche se lo statuto non lo prevede, lasceremo una sorta di prelazione", ha proseguito il presidente del Pescara Daniele Sebastiani.

I perchè del 'no' – "Noi non siamo assolutamente interessati a un'offerta di questo tipo, solo il settore giovanile non ha il valore dell'offerta di Iannascoli. Il Pescara non ha dieci milioni di debiti. Se c’è una società in regola con gli stipendi, con le banche e con i procuratori, questa e' il Pescara. Noi abbiamo solo un debito tributario, come molte società, che stiamo pagando trimestralmente, e che contiamo di estinguere al piu' presto. Io cedo il Pescara a chi vuole comprare il Pescara, ma non svendo nulla, non svilisco il lavoro fatto da questa compagine in nove anni", ha concluso Sebastiani.