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Torino, Ljajic: "Inter forte, risultati bugiardi"

Serie A
Adem Ljajic, attaccante del Torino

L’attaccante ha parlato così della sfida contro la sua ex squadra: "All’Inter mi sono trovato bene, Mancini poi decise di puntare su altri. Dovremo provare a vincere sabato, in questa stagione abbiamo lasciato tanti punti per strada. Belotti sta facendo cose straordinarie, felice di aiutarlo con i miei assist"

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Archiviata la sconfitta dello scorso lunedì contro la Lazio, il Torino è pronto a tornare in campo; l’avversario che arriverà all’Olimpico domenica (alle ore 18) è l’Inter di Stefano Pioli, in un ottimo momento di forma. Ma i granata di Mihajlovic vogliono e devono provare a rialzare la testa. Così come i suoi compagni anche Adem Ljajic cercherà di ottenere un buon risultato in una sfida complicata, durante la quale si sfideranno due grandi bomber di questa Serie A: Mauro Icardi da una parte e il suo compagno Andrea Belotti dall’altra; così l’attaccante serbo ha commentato questo duello interno al match in programma nel prossimo turno.

Sul duello Belotti-Icardi - "Belotti e Icardi sono due grandi attaccanti che fanno tanti gol - ha detto Ljajic - Mauro li fa da più tempo e anche quest'anno si sta confermando ma secondo me anche Andrea ha fatto cose incredibili visto che ha fatto 22 reti e avrebbe potuto farne anche di più se avesse segnato qualche rigore. Io lo vedo tutti giorni e so che lui dà sempre tutto anche negli allenamenti così come in partita. Sicuramente spero che continui così perché se segna lui di certo per noi è più semplice vincere le partite".

L'Inter, passato e presente - Nella stagione 2015-2016 Ljajic ha vestito la maglia nerazzurra per 245 volte (segnando nove reti). Così, oggi, l'attaccante ricorda il suo periodo a Milano: "All'Inter mi sono trovato molto bene, sono arrivato l'ultimo giorno di mercato con un prestito con diritto di riscatto e alla fine ero veramente contento. Secondo me ho fatto bene ma alla fine credo che la decisione di Mancini sia stata determinante perché io andassi via, lui ha scelto di puntare su altri ed è andata così. Conosco molto bene la squadra nerazzurra, so che sono veramente forti e anche se i risultati non dicono queste cose so che è così. Hanno giocatori che presi singolarmente sono molto importanti e che possono mettere in difficoltà chiunque in ogni minuto della partita. Credo che ora stiano facendo molto bene e poi hanno un allenatore che ha dato loro fiducia e si trovano bene in campo. Noi dovremmo provare a dare il massimo sabato per provare a vincere".

Sulla stagione - Passando poi ad analizzare il momento della squadra granata (ora al decimo posto in classifica con 39 punti) il calciatore ex Inter si è poi espresso così: "Questo non è un momento molto semplice per il Torino, secondo me abbiamo lasciato troppi punti sulla nostra strada durante questo campionato, soprattutto contro avversari che sulla carta erano più deboli di noi e dove veramente avremmo meritato di più visto come abbiamo giocato le gare in questione. Però in questi casi o abbiamo pareggiato o abbiamo addirittura perso e credo che tante volte non lo meritavamo; spesso abbiamo fatto molto bene e abbiamo portato a casa un solo punto o addirittura nessuno, però è andata così. L’obiettivo Europa? Non lo so, anche prima quando se ne parlava nei mesi scorsi a me non piaceva pronunciarmi su questo perché mi piace giocare e vedere partita dopo partita cosa succede, allenamento dopo allenamento. Solo così si possono fare grandi cose e ottenere ottimi risultati", ha concluso. 

Sul suo momento personale - E ancora: "Io mi alleno sempre al cento per cento - ha aggiunto - anche prima e dopo le sedute rimango sempre a lavorare; voglio crescere e dare il massimo e quando poi arriva la partita della domenica provo ad aiutare la squadra in tutte le fasi, sia in difesa che in attacco - dove cerco sempre di creare qualcosa che possa risolvere la gara. Tante volte ho detto che mi piace più fare assist che gol e lo penso veramente perché credo che la rete spetti soprattutto a calciatori come Belotti. Io sono molto felice se riesco a servirlo bene e lo stesso vale per Maxi Lopez; loro vivono per il gol, a me invece piacciono di più le giocate e altri movimenti per i miei compagni. So che posso dare di più e che devo farlo, non ho ancora fatto vedere chi è il vero Ljajic".