In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Torino, Miha: "Vogliamo fare una piccola impresa"

Serie A
Sinisa Mihajlovic, allenatore del Torino (getty)

L'allenatore granata pronto alla gara contro l'Inter: "Loro sono un treno in corsa: vogliamo farlo deragliare". Il serbo senza voce in conferenza: "Ho strillato un po’ di più con i miei giocatori. Sono arrabbiato con me, ma anche con loro". Sul momento della squadra: "Da noi o splende il sole o diluvia, ci manca equilibrio. E mi sento il primo responsabile"

Condividi:

“Sapevamo avremmo avuto davanti a noi un ciclo quasi proibitivo. Fiorentina, Roma, Lazio e ora l’Inter: in cinque gare, quattro big, più la gara con il Palermo in casa. Domani affrontiamo la squadra di Pioli con la speranza di arrivare alla sosta con il sorriso: vogliamo regalare ai tifosi la piccola impresa“. Sinisa Mihajlovic si prepara così al match della 29^ di Serie A contro i nerazzurri. In conferenza stampa il tecnico granata si presenta senza voce: “Ho strillato un po’ di più con i miei giocatori. Sono arrabbiato con me, ma anche con loro“. Ora l’Inter, avversaria complicata: “Hanno una rosa da terzo posto. Hanno centimetri, chili. Pioli ha dato una mano a ritrovare la fiducia: possono lottare per il terzo posto e, magari, l’anno prossimo, con qualche innesto sul mercato anche, per lo Scudetto”. E ancora: “Loro sono un treno in corsa, noi domani cercheremo di farlo deragliare. Il Toro in casa è un altro Toro, e cercheremo, con l’aiuto dei nostri tifosi e con tutte le nostre forze, di vincerla”. L’Inter “è quella che arriva qui come squadra più in forma di tutte le altre“.

Da Belotti a Maxi Lopez - Durante la conferenza stampa, Miha ha fatto il punto sulle condizioni dei suoi: “Belotti è per ora capocannoniere. Ha fatto 22 gol, meglio rispetto a Icardi, Dzeko e Higuain. Ma loro giocano in squadre più forti, è anche più facile segnare. Noi abbiamo il quinto attacco della A, siamo abituati ad attaccare, abbiamo mentalità offensiva. Dipende molto anche dai compagni del Gallo, se riesce a segnare così. Se continua così, può vincere senz’altro il titolo. Ha dimostrato di essere il più forte attaccante della Serie A, può diventare tra i migliori anche a livello europeo“. Su Castan, vicino al rientro: “Non è ancora pronto, perché non gioca per due mesi. Non posso rischiarlo, non ha i 90′ nelle gambe. Dopo la sosta avrà due settimane in più di allenamento, faremo anche un’amichevole. Se non capita nulla poi dovrebbe essere a posto“. Maxi Lopez in gol contro la Lazio: “Sta entrando in forma, il peccato è averlo perso per gran parte della stagione per i soliti problemi. Ora sta bene fisicamente: per ora è una soluzione a gara in corso, magari da qui a fine campionato può darsi che ci sia spazio per giocare con le due punte“.

Casa dolce casa - Il Toro cambia faccia quando gioca  all’Olimpico: “Noi in casa giochiamo in maniera diversa: altro tipo di prestazioni. Abbiamo più coraggio e personalità. Davanti avremo l’Inter, una squadra che è più forte di noi: sappiamo i loro pregi e difetti, sarà sicuramente una bella partita, da giocare a viso aperto. Dipenderà anche dall’avversario, quello che farà e come lo farà. Voglio una squadra coraggiosa, aggressiva e cattiva, sapendo che se giochiamo come sappiamo, facendo tutti una grande fase difensiva ma soprattutto cercando di attaccare, potremo provare a vincerla“. Ancora sulla sfida Icardi-Belotti: “Anche se Icardi è un grande giocatore, non lo avrei mai cambiato con Andrea. Il Gallo è ideale per il nostro modulo, come Mauro lo è per l’Inter. Magari sarebbe meglio averli tutti e due, sarebbe l’opzione migliore”.

Sul momento - “Da noi o splende il sole o diluvia: non ci sono mai giornate normali”, ha continuato Mihajlovic. “Ci manca sempre l’equilibrio. E di questo io sono il primo colpevole: mi prendo tutta la responsabilità, non cerco le scuse. Ma esiste anche un dato di fatto: il nostro reparto offensivo è stato arricchito di uomini, che abbiamo avuto praticamente sempre a disposizione. La difesa è stata invece cambiata più di tutte ed è falcidiata dagli infortuni: non abbiamo ricambi, non siamo stati fortunati”. Il centrocampo anche: “Valdifiori è fuori da due mesi, Obi è un giocatore diverso da tutti gli altri che ho ed è stato più fuori che dentro. È chiaro che poi anche noi siamo delusi dal nostro rendimento fuori casa: non siamo riusciti ad invertire la rotta, e purtroppo le ultime nostre gare non sono adatte per provare a fare punti. Contro la Lazio, per esempio, ci è mancata la personalità: ma loro erano più forti e han giocato meglio, fino a 4′ dalla fine noi stavamo pareggiando“.