Atalanta, Spinazzola: "L'Europa non è così vicina"
Serie ASeduta pomeridiana con Dramé in gruppo e Bastoni a parte per un fastidio alla coscia. L’esterno: "Lottiamo con grandi squadre come Inter e Milan e pensiamo a dare il massimo giornata dopo giornata. Il gruppo non ha mai avuto sbalzi d'umore, Gasperini un maestro; lo ringrazierò a vita"
Nel pomeriggio l’Atalanta ha continuato i suoi allenamenti per avvicinarsi nel modo migliore al prossimo impegno, quello di sabato pomeriggio contro il Sassuolo. I nerazzurri vogliono prolungare il loro ottimo momento e inseguono così un’altra vittoria allo stadio Atleti Azzurri d’Italia. Quest’oggi, intanto, l’allenatore e il suo staff hanno diretto una nuova seduta d'allenamento al centro Bortolotti di Zingonia composta da esercizi di tecnica, tattica e partitella su campo ridotto. Dramé e Spinazzola hanno preso regolarmente parte alla seduta, mentre Bastoni ha svolto un lavoro differenziato a causa di un fastidio alla coscia sinistra. Per la giornata di domani, sempre a Zingonia, è in agenda un allenamento a porte chiuse.
"L'Europa non è così vicina" - Dopo la seduta con i compagni, Leonardo Spinazzola ha poi preso parte a un evento organizzato dal club all’Atalanta Store con i tifosi. Un’occasione - per il laterale nerazzurro - per parlare anche del suo momento e delle aspettative di tutto il gruppo: "Gasperini è un maestro per me - ha detto - lo ringrazierò a vita. Il nostro momento più che positivo mi consente di far emergere con naturalezza le mie qualità ma non dimentico nemmeno il lavoro fatto con Pierpaolo Bisoli, che a Perugia la scorsa stagione ha lavorato molto sulla mia crescita anche a livello mentale. E a Bergamo, infatti, sono venuto con un’altra testa". Verso il Sassuolo: "Sabato affrontiamo una buonissima squadra, simile a noi per certi aspetti: hanno giocatori giovani e bravi tecnicamente. Ma dobbiamo pensare solo a noi stessi perché se daremo tutto, la vittoria non ci sfuggirà. Gli avversari non hanno nessun obiettivo da raggiungere, ma non è per forza un vantaggio. Ripeto, tutto dipende da noi e le motivazioni che abbiamo sono importanti. L’Europa non è così vicina: lottiamo con grandi squadre come Inter e Milan e pensiamo a dare il massimo giornata dopo giornata".
Sulla stagione e sul futuro - "La testa dei calciatori del nostro gruppo non è cambiata né dopo la sconfitta con l’Inter né dopo la vittoria di Genova, mai avuti sbalzi di umore. A San Siro non potevamo essere noi, è stata una giornata no mentre contro i rossoblù hanno influito gli episodi: senza il rosso a Pinilla sarebbe stata un’altra partita. Contro il Genoa la partita dell’anno? No, la trasferta di Napoli è indimenticabile. Personalmente è ormai da un girone che gioco bene e con continuità, ma posso e devo crescere ancora tanto, perché ho diverse lacune da colmare. A inizio anno non mi aspettavo di raggiungere la Nazionale, è un punto di partenza. E’ più difficile confermarsi, senza dubbio. Ora penso solo all’Atalanta, a cui sono legato da un altro anno di contratto; nella mia testa non c’è la Juve. Da inizio anno lavoriamo al massimo per raggiungere l’obiettivo, adesso siamo entrati nella fase calda e non ci vogliamo tirare indietro. Zero gol? Non importa, vogliamo l’Europa, con o senza gol di Spinazzola".