Promossi e retrocessi: che fatica stare tra i big
Serie ASpesso in Italia assistiamo a squadre che tornano in B dopo appena un anno di A. E in Europa cosa succede? Abbiamo confrontato la situazione di fondo classifica del nostro campionato negli ultimi cinque anni con ciò che accade in Spagna, Germania, Inghilterra e Francia. Ecco i risultati
Sabato il Pescara potrebbe essere la prima squadra a retrocedere in Serie B. Dovesse accadere (gioca alle 15 contro l’Empoli al Castellani e Zdenek Zeman deve evitare la sconfitta), gli abruzzesi tornerebbero tra i cadetti dopo appena una stagione di A. Porte girevoli: si sale e si scende. Su e poi subito giù. Tutto in un anno. Dalla festa promozione ai musi lunghi per la mancata salvezza. Una situazione che, in questo momento, sta vivendo anche a Crotone. I calabresi lo scorso anno hanno vinto il campionato di B al termine di una gran cavalcata. Ma adesso, malgrado gli sforzi delle ultime settimane, sono sempre invischiati nella lotta per evitare di retrocedere. In Italia siamo ormai abituati a vedere squadre che lasciano i cadetti e poi subito ci ritornano. Uniche eccezioni di questi anni, il Chievo e il Sassuolo. Ma questo sali e scendi, a ben guardare, non è una prerogativa solo italiana. Anche negli altri grandi campionati europei vediamo spesso neo-promosse che fanno immediatamente ritorno nelle serie inferiori. Abbiamo messo insieme la situazione della Serie A negli ultimi cinque anni con ciò che è accaduto nello stesso lasso di tempo in Spagna, Germania, Inghilterra e Francia. Ci sono situazioni simili alla nostra e altre, invece, di segno leggermente diverso. Ecco cosa ne è venuto fuori.
Serie A
Oggi sono Pescara e Crotone, rispettivamente con 13 e 17 punti, a rischiare seriamente la B da neo-promosse. L’anno scorso è stata la volta delle cenerentole Carpi e Frosinone: su e subito giù. Per il secondo anno di fila, nella stagione in corso potremmo avere due neo-promosse su tre tra le retrocesse. Mentre nelle tre stagioniprecedenti solo una del terzetto è subito tornata in B. Nel 2014-15 è stata la volta del Cesena. Arrivati in A con Palermo ed Empoli, ai bianconeri non sono bastati i 24 punti finali per salvarsi. Stessa cosa nella stagione precedente con il Livorno: in A e subito di nuovo in B come ultimo in classifica (25 punti). Sorte capitata anche al Pescara nel 2012-13: fanalino di coda con 22 punti e retrocessione con ampio anticipo dopo aver fatto faville nel precedente torneo di B, quando la squadra era guidata da Zeman. E c’era sempre una neo-promossa nel terzetto di retrocesse al termine della stagione 2011-12: si trattava del Novara (penultima con 32 punti), alla sua prima esperienza in A.
Liga
In Spagna quest'anno le neo-promosse sono Alavés, Leganés e Osasuna. Di queste, solo la squadra navarra, che ha appena la miseria di 14 punti ed è ultima, sembra spacciata. Le altre due stanno molto meglio. Lo scorso anno, invece, le squadre arrivate dalla Segunda División erano Betis, Sporting Gijón e Las Palmas e tutte e tre sono riuscite a salvarsi, lasciando la retrocessione a Rayo Vallecano (38 punti), Getafe (36) e Levante (32). Nel 2014-15, solo il Cordoba, tra le tre arrivate dai cadetti, è subito riscesa. Salve Eibar e Deportivo La Coruna. Zero retrocessioni tra le neo-promosse nel 2013-14. Una, il Deportivo La Coruña (35 punti), nel 2012-13 e nessuna nella stagione precedente.
Bundesliga
Altro che cenerentola. Altro che timori da serie maggiore. In Germania, dove le promozioni dirette sono due e la terzultima in Bundesliga fa lo spareggio con la terza classificata nella serie inferiore, a metter paura alla corazzata Bayern Monaco di Carlo Ancelotti è stato, fino a qualche settimana fa, il neo-promosso Lipsia. Ora la squadra guidata da Ralph Hasenhüttl è seconda (55 punti) e sogna un posto in Champions: mica male per una società che lo scorso anno militava tra i cadetti. Sta facendo bene anche il Friburgo, l’altra squadra arrivata dalla Zweite Bundesliga, che naviga tranquillo in ottava posizione con i suoi 35 punti. Quest’anno, quindi, la lotta per non retrocedere è un affare che non tocca le neo-promosse, ma Augusta (29 punti), Ingolstadt (25) e Darmstadt (15), con queste ultime due arrivate tra i grandi la scorsa stagione. Nel 2014-15 solo il Paderborn è salito in Bundesliga e subito sceso tra i cadetti. Come successo all’Eintracht Braunschweig l’anno precedente. Due squadre, invece, hanno fatto su e subito giù nel campionato 2012-13: si tratta del Greuther Fürth e del Fortuna Düsseldorf . Stessa sorte toccata l’anno prima all’Hertha Berlino, salita e immediatamente scesa in Zweite Bundesliga.
Premier League
In Inghilterra come in Italia. Almeno per ciò che concerne la lotta per salvarsi. Oltre Manica a tentare di evitare la retrocessione sono l’Hull City di Andrea Ranocchia (28 punti), Middlesbrough (23) e Sunderland (20): le prime due sono neo-promosse. E negli anni precedenti? Nel 2015-16 solo il Norwich (penultima con 34 punti) tra le tre squadre arrivate dalla Championship è subito scesa. Come fatto da Burnley (penultimo con 33 punti) e QPR (30) l’anno prima. Nel 2013-14, invece, solo il Cardiff, tra le tre neo-promosse, non è riuscito a salvarsi, chiudendo ultimo con 30 punti. Stessa sorte toccata al Reading nella stagione 2012-13: penultimo con 28 punti. In Inghilterra negli ultimi cinque anni l’unica stagione in cui almeno una neo-promossa non è subito tornata in Championship è stata quella del 2011-12, quando QPR, Norwich e Swansea riuscirono a salvarsi.
Ligue 1
In Francia quest’anno, tra le tre neo promosse, solo il Nancy rischia di scendere subito in Ligue 2: i biancorossi sono terzultimi con 28 punti a pari merito con il Lorient e davanti al fanalino di coda Bastia (20). Nel 2015-16 sono state due le squadre che sono passate per la Ligue 1 e poi subito tornate tra i cadetti: sono il Gazelec Ajaccio (penultimo con 37 punti) e il Troyes (18). Situazione simile alla stagione precedente, quando tra le tre che hanno salutato la massima serie francese c’erano le neo-promosse Metz (30 punti, penultima) e Lens (29). Stagione “anomala” quella 2013-14, con nessuna delle neo-promosse tra le retrocesse. Ma c’è una spiegazione: tra le tre c’erano le blasonate Monaco e Nantes, a cui si era aggiunto il Guingamp. Nel 2012-13, invece, solo il Troyes (penultimo con 37 punti), non è riuscito a salvarsi dopo le fatiche dell’anno prima per conquistare la Ligue 1. Come successo nel 2011-12 al neo-promosso Digione (penultimo con 36 punti), che subito è tornato in Ligue 2.