Ciro&Lorenzo, amici contro per un posto Champions

Anche per Insigne Pescara è stato un trampolino di lancio. Lo schema di Zeman era chiaro e collaudato: Lorenzo inventava, Ciro segnava. Non solo. Insigne non si faceva pregare nemmeno sotto-porta: 37 partite, 18 gol. Numeri strepitosi -

STAGIONE 2012-13. Dopo l'exploit di Pescara, Immobile e Insigne spiccano il volo. Ciro va al Genoa (il suo cartellino era in comproprietà tra i rossoblu e la Juve), Lorenzo, finito il prestito, torna al Napoli, la sua squadra del cuore (Foto: Panini) -

Con la maglia del Genoa, Immobile non ripete le cose buone fatte vedere con il Pescara. Mette insieme 34 presenze e appena (per uno come lui) 5 gol -

Pen Insigne Napoli è casa. E qui continua ad esaltarsi dopo le cose buone fatte vedere a Pescara. Cresce come calciatore e diventa sempre più forte e determinante. Nel primo anno al San Paolo, con Walter Mazzarri in panchina, l'impatto con la Serie A non è dei più semplici. Malgrado ciò Lorenzo mette a segno 5 gol in 43 partite tra campionato e coppe -

STAGIONE 2013-14. L’uno gira alla ricerca delle condizioni giuste per far riemergere il suo valore, l’altro diventa sempre più bandiera. Immobile, dopo la non esaltante parentesi al Genoa, va al Torino (in comproprietà con la Juve). Insigne, invece, è sempre nel suo Napoli, dove, con Rafa Benitez in panchina, continua il suo percorso di crescita (Foto: Panini) -

Immobile con la maglia del Toro si è esaltato, dimostrando a tutti che lui è un perfetto uomo da gol. Nella stagione 2013-14 il suo score dice: 23 gol in 34 partite tra campionato e Coppa Italia. A fine stagione porterà a casa il titolo di capocannoniere: il secondo per lui in carriera, dopo quello conquistato in B con il Pescara -

Stagione positiva, quella 2013-14, anche per Insigne. In totale, il folletto di Frattamaggiore gioca 51 partite tra campionato e coppe e mette a segno 9 gol. Ma soprattutto, vince il suo primo trofeo: la Coppa Italia. Nella finale contro la Fiorentina, giocata all’Olimpico di Roma e terminata 3-1, Lorenzo segna una doppietta -

Dopo aver fatto vedere ottime cose con le maglie di Toro e Napoli, le strade di Immobile ed Insigne si incontrano in Nazionale. I due, senza successo, però, partecipano al Mondiale in Brasile. Peccato che la spedizione azzurra sarà un grosso flop e i due fuoriclasse napoletani non riusciranno mai ad incidere -

Amici in campo e fuori, Immobile e Insigne. Un rapporto che dura da tempo. E che coinvolge anche le rispettive mogli. Qui Jenny Insigne e Jessica Immobile sugli spalti dei Mondiali del 2014, in Brasile -

STAGIONE 2014-15. Immobile in Germania, al Borussia Dortmund di Jurgen Klopp; Insigne sempre a Napoli, dove è ormai una pedina inamovibile (Foto: Panini) -

Ciro di Germania. Poteva essere una bella storia. Ma Immobile al Borussia Dortmund non è riuscito a confermare la fama di bomber con cui era sbarcato a Dortmund per raccogliere l'eredità (e la maglia numero 9) di Robert Lewandowski. Risultato: 34 presenze, 10 gol. Tra questi spiccano i 4 sigilli in Champions. Che però non sono bastati per la conferma. A fine stagione Ciro fa di nuovo la valigia e sale su un aereo -

E se Immobile fatica a farsi strada a Dortmund, Insigne, al suo terzo anno in azzurro, è sempre più leader e beniamino del San Paolo. In questa stagione Lorenzo si prende un’altra soddisfazione, dopo la vittoria della Coppa Italia: il successo in Supercoppa Italiana contro la Juventus -

STAGIONE 2015-16. Immobile dopo Serie A e Bundesliga, prova anche l’esperienza nella Liga spagnola, con il Siviglia. Insigne, invece, è ormai un big del Napoli, dove in attacco fa coppia con Gonzalo Higuain (Foto: Panini) -

In Spagna Immobile non vive una esperienza positiva. Il suo periodo al Siviglia, dove era arrivato con la formula del prestito con diritto di riscatto da Borussia Dortmund, dura appena pochi mesi: arriva a luglio del 2015, va via, al suo amato Toro, a gennaio 2016. Lo score con gli andalusi: 15 presenze tra Liga e coppe, 4 gol (Foto: Panini) -

Chiusa, senza gloria, l'esperienza in Spagna con il Siviglia, Immobile torna al Toro con la formula del prestito. Arriva a gennaio 2016 e vi rimane fino al termine del campionato, quando, con Ventura in panchina, gioca 14 partite e segna 5 gol (Foto: Panini) -

Quella dello scorso anno è stata per Insigne una stagione d'oro. Lorenzo gioca con continuità, è leader della squadra, ha un feeling speciale con Higuain e segna gol pesanti. Alla fine il suo rendimento parla di 42 presenze, 13 reti -

Immobile ed Insigne, avversari con le maglie di club, sono stabilmente compagni in Nazionale. Insieme partecipano a Euro 2016 e pur non essendo titolari nelle intenzioni del ct Antonio Conte, danno comunque il loro contributo. Lorenzo nei quarti di finale che gli Azzurri hanno perso contro la Germania si è preso la responsabilità di calciare (e segnare) il primo rigore della lotteria che, alla fine, premierà i tedeschi (Foto: Panini) -

STAGIONE 2016-17. E arriviamo all'oggi. Immobile, dopo il prestito al Toro, passa alla Lazio a titolo definitivo in uscita dal Siviglia. Insigne sempre al Napoli. Domenica sera all'Olimpico i gemelli del gol del Pescara delle meraviglie nella stagione di B 2011-12 saranno l’uno di fronte all’altro. Avversari. Anche se amici. In palio c’è un posto in Champions (Foto: Panini) -

Immobile si sta rivelando il vero valore aggiunto della Lazio di Simone Inzaghi. Segna, corre, lotta. È un vero leader. E se i biancocelesti sognano un posto in Champions e sono arrivati in finale di Coppa Italia è anche e soprattutto grazie al supporto dato dal bomber di Torre Annunziata. Immobile, finora, ha segnato 21 gol in 33 gare tra campionato e Coppa Italia -

Insigne in questa stagione pare abbia raggiunto la definitiva consacrazione. È ormai il volto del Napoli di Sarri. Un feeling, quello tra lui e il tecnico toscano sottolineato dai 14 gol in 41 partite: mai Lorenzo era stato così prolifico da quando è in serie A. La ciliegina sulla torta della sua stagione? Un piazzamento Champions, manco a dirlo. E pazienza se per falso deve dare un dispiacere all'amico Ciro -