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Empoli, Martusciello: "Punto che dà serenità"

Serie A

L'allenatore della formazione toscana tira un sospiro di sollievo dopo il pareggio contro il Pescara: "La preoccupazione poteva tagliarci le gambe, così è stato, ma non abbiamo pagato dazio. E' un punto che ci dà serenità"

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"Quello che contava in questo momento era tornare a fare punti, a prescindere anche dalla prestazione", messaggio chiaro quello di Giovanni Martusciello nell’immediato post partita della gara contro il Pescara. Un pareggio, quello del Castellani, che l’allenatore dell’Empoli commenta così: "La squadra è stata ordinata fino ad un certo punto, finché non è subentrata in noi la paura. Abbiamo rischiato di compromettere un risultato che per noi significava molto, sono contento del punto conquistato, contento del primo tempo e di una parte della ripresa, meno soddisfatto degli ultimi venti minuti della squadra. Fischi a fine gara? Io mi concentro sugli applausi, perché ci sono stati anche quelli. Chi vuole bene all’Empoli sa che per salvarci in Serie A bisogna rimanere uniti e remare tutti nella stessa direzione, ma poi c’è anche chi non è di questa idea. Noi sicuramente dobbiamo isolarci da questa negatività che purtroppo c’è", le parole dell’allenatore dell’Empoli.

"Un punto che dà serenità"

"Noi abbiamo dei limiti e questi limiti vanno superati con il lavoro settimanale, la pressione c’è, ma solo questo tipo di comportamento può limitare il gap che c’è tra noi e le altre squadre", aggiunge Martusciello. Allenatore dell’Empoli che poi precisa: "Ottenere la salvezza in Serie A sarebbe qualcosa di straordinariamente bello, un traguardo che una piazza come Empoli merita sicuramente. Questi due mesi mi hanno detto che la squadra mi segue, nelle sconfitte consecutive che abbiamo collezionato abbiamo affrontato cinque squadre che appartengono ad un altro livello rispetto a noi. Quello conquistato contro il Pescara è un punto che ci dà serenità e muove la classifica, quella di oggi era una partita delicata, in cui affrontavamo una squadra veloce e dinamica. La preoccupazione poteva tagliarci le gambe, così è stato: ma fortunatamente non se ne è pagato dazio", ha concluso Giovanni Martusciello.