Serie A, Atalanta: Spinazzola ancora a parte
Serie AL’esterno, così come Bastoni, Dramé e Pesic ha svolto anche oggi una seduta differenziata e difficilmente sarà a disposizione di Gasperini contro i giallorossi. Domani seduta di rifinitura a porte chiuse e a seguire la partenza per Roma
Allenamento mattutino
Ancora lavoro per l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, che nel prossimo turno in programma sabato affronterà la Roma di Spalletti per cercare di tornare a vincere - come già fatto in casa all’andata - dopo il pareggio del turno precedente. Questa mattina l’allenatore dei bergamaschi - in vista della gara contro i giallorossi in programma allo stadio Olimpico alle 15 - ha diretto una nuova seduta al centro Bortolotti di Zingonia. Il programma odierno prevedeva esercizi di tecnica, di tattica e un partitella finale su campo ridotto. Per quanto riguarda i calciatori con alcuni problemi fisici, da sottolineare che Bastoni, Dramé, Pesic e Spinazzola hanno lavorato ancora a parte e difficilmente potranno prendere parte alla gara di Roma. Per la giornata di domani, vigilia di partita, è prevista la seduta di rifinitura sempre a Zingonia e a porte chiuse; a seguire, poi, ci sarà la partenza per Roma dove i calciatori proveranno a continuare la loro corsa all’Europa.
Le parole del Papu
Chi non prenderà parte alla sfida contro i giallorossi è Alejandro Gomez, squalificato. Leader del gruppo anche fuori dal campo, l’argentino ha parlato della gara che attende i nerazzurri (e non solo) sulle pagine della Gazzetta dello Sport: "Non ci sarò domenica? Peccato. All'Olimpico ho quasi sempre fatto bene, sia col Catania che con l’Atalanta. Papa Francesco sulla fascia da capitano? Sì, prima di Atalanta-Inter. C’erano in campo tanti argentini, mi sembrò bello coinvolgerlo. Disegnai anche l’obelisco di Buenos Aires. Vincemmo. La rimetterò al braccio nelle ultime partite decisive”. E ancora, sulla sua fede cristiana: “Sono stato a un’udienza del mercoledì dal Papa ma come turista, non come Papu Gomez e non ho avuto il coraggio di presentarmi. Non volevo passare davanti alla gente alle transenne”.
Papa Francesco e il San Lorenzo
E ancora: "A Catania, Bergessio, Barrientos e io volevamo organizzare un viaggio insieme in Vaticano perché abbiamo giocato tutti e tre nel San Lorenzo, la squadra di Papa Francesco. Una bella squadra e una piazza calda tipo quella di Roma, dove impazzavano le radio private. C’era da aver paura anche ad andare ad allenarsi, perché avevano spostato lo stadio accanto a una grande baraccopoli. A volte si sentiva sparare. Un supermercato aveva comprato la vecchia area e aveva costretto il club ad abbandonare il quartiere Boedo. Ci prendevano in giro: squadra senza terra".