Lazio, Inzaghi: "Non siamo ancora in Europa. Roma? E' la favorita"
Serie AL'allenatore biancoceleste predica calma in vista del derby: "Non siamo già in Europa, lo voglio ribadire". Sui giallorossi: "Abbiamo acquisito certezze, per monte ingaggi e fatturato non c'è partita". Infine su Keita o Felipe? "Sto decidendo, li ho provati insieme. Ho questo dubbio..."
"Europa già centrata? Non è vero". Inzaghi tiene i suoi coi piedi per terra e predica calma in vista del derby. Non c'è niente di deciso, niente di conquistato e niente di fatto. Ancora. "Abbiamo davanti partite complicatissime come quella con la Roma, che è la favorita". Intervenuto in conferenza stampa, Inzaghi ha parlato così del derby e degli obiettivi.
"Roma favorita, l'Europa non è stata ancora centrata"
Queste le parole dell'allenatore biancoceleste: "Vorrei partire da una premessa, leggo che la Lazio sia serena e rilassata, perché l'Europa è già centrata. Non è vero. Abbiamo davanti partite complicatissime, la prima è quella con la Roma, che sicuramente è favorita. E' fresca da una bruciante eliminazione in Coppa, ha un ottimo allenatore che stimo moltissimo. Sappiamo di dover fare una grande impresa, conosco i miei ragazzi, so che hanno nelle corde queste partite. La stiamo preparando bene". Profilo basso: "Mi aspetto una mentalità vincente come abbiamo avuto nei due derby di Coppa. Dovremo fare una partita di corsa e determinazione. Poi come sempre dovremo essere bravi a gestire bene le forze, domani a parer mio sarà una gara molto intensa e muscolare". Vittoria del Napoli o dell'Inter? L'ho già detto altre volte. Sprechiamo tante energie a guardare in casa d'altri, non lo dicevo nemmeno da giocatore. Ora da allenatore devo occuparmi della squadra e preparare una partita particolare come il derby. E' normale che ci siano scontri diretti, c'è già stata Atalanta-Juve, noi abbiamo 5 partite più la finale di Coppa Italia. Sono una più importante dell'altra".
"Rivincita? No, ma i miei ragazzi possono compiere imprese"
Continua Inzaghi: "Con il Palermo ho giocato col 3-5-2. A volte si dice che gioco così contro le più forti, non è vero. Analizziamo e prepariamo le partite, domani potremmo utilizzare questo modulo, magari con qualche modifica di uomini. Conta l'interpretazione". Atalanta, Inter e Milan, chi temo di più? Ho rispetto anche della Fiorentina che non avete nominato. Ha un ottimo allenatore, con l'Inter ha dimostrato di giocarsela con tutte. Non dobbiamo fare troppi calcoli". Qualche insidia nell'orario delle 12.30: "Tante, non sono contento di giocare quest'ora. I derby in notturna sono stati affascinanti, le tifoserie si sono comportate benissimo. Si dovrebbe giocare sempre di sera, ma so che ci sono delle esigenze. Ci siamo allenati bene, in orario partita". Nessuna rivincita nel derby: "No, la Coppa Italia è un capitolo chiuso. La Roma avrà grande voglia di rivalsa per l'eliminazione. Troverà una Lazio pronta, che cercherà di ribaltare i pronostici. Conosco i miei ragazzi, so che possono compiere imprese".
"C'era scetticismo, ora..."
E ancora: "Penso a dove siamo partiti a luglio e ora dobbiamo giocarci una finale, è un motivo d'orgoglio. Eravamo partiti tra lo scetticismo generale, siamo cresciuti, siamo tra il quarto e il quinto posto da agosto. Sappiamo quanto sia importante domani per i tifosi". Sulla Roma: "Abbiamo acquisito certezze. Per monte ingaggi e fatturato non dovrebbe esserci partita. La Juve sta vincendo perché hanno grandissimi giocatori, allenatore, società e stadio. Secondo me sarà sempre più difficile vedere un Leicester in Italia. La Juve è avanti a tutti anni luce. Poi l'Atalanta le ha dato filo da torcere con una partita sopra le righe. In Coppa con la Roma siamo stati intensi, abbiamo avuto determinazione. Non siamo già in Europa, lo voglio ribadire".
Sulle scelte
"Dobbiamo essere bravi in entrambe le fasi. L'esempio è la Juve con il lavoro che fa Mandzukic per la squadra. Il nostro obiettivo è una nuova impresa". Modulo: "A 3 o a 4, abbiamo incontrato la Roma in entrambi i modi. Lo stesso vale per loro. Grazie alle 3 partite fatte ci conosciamo. Il nostro approccio sarà identico, anche se sarà una partita diversa. Il Palermo era venuto qui per fare una partita per la salvezza, ma in mezzora l'abbiamo messa in discesa. Magari senza quella mezzora sarebbe stata una gara diversa anche coi rosanero. Gli abbiamo tolto certezze. L'approccio deve essere sempre positivo". Dubbio amletico, Keita o Felipe Anderson: "Ci sto pensando, sto valutando. Nell'ultimo allenamento li ho provati anche insieme. Ho questo dubbio, ma ne ho altri in difesa, sugli esterni di centrocampo, ho tutti i giocatori a disposizione a parte Marchetti. Sono contento di avere dubbi, se ci sono vuol dire che la squadra è attrezzata. Con gli infortuni all'inizio stagione avevo delle scelte obbligate. Oggi farò l'ultimo allenamento, poi sceglierò con la massima tranquillità". Sulla difesa: "Dovremo valutare, abbiamo scelte diverse, anche Patric potrebbe giocare al posto di Basta. Dalla parte opposta ho Lukaku e Lulic. Devo ancora valutare, l'allenamento di oggi mi darà altre indicazioni. Dietro ho cinque difensori centrali, ne giocheranno tre".