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Atalanta, Gomez: "Se non arrivano offerte irrinunciabili resto qui"

Serie A
Il Papu Gomez festeggia il raggiungimento dell'Europa con Gasperini (Getty)

"A Bergamo si sta molto bene - ha detto il Papu - questa è una società molto seria e abbiamo raggiunto un grande obiettivo dopo tanti anni. Ma io ho 29 anni e più di una volta sono già stato vicino a qualche grande club. Se arrivano proposte importanti io e la società vedremo insieme cosa fare"

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E’ stato il protagonista di questa stagione culminata con la qualificazione in Europa, ora anche il papa Gomez può festeggiare. Uomo decisivo in campo e nello spogliatoio, capace di creare un ottimo clima in ogni occasione. Dopo l’1-1 che ha permesso alla sua Atalanta di ottenere l’aritmetica certezza di giocare in Europa League la prossima stagione l’attaccante argentino ha parlato così ai microfoni di Sky Sport - un po’ amareggiato per non aver raggiunto i tre punti.

Sul futuro

"C’è un po’ di rammarico per il pareggio del Milan - ha detto - volevamo vincere e abbiamo fatto di tutto per riuscirci. La gara è stata bella ma su un nostro errore abbiamo subito il pareggio. Comunque abbiamo raggiunto il nostro obiettivo che era il sesto posto, all’inizio nessuno ci pensava ma durante il campionato, intorno a Natale, abbiamo iniziato a sognare e finalmente possiamo dire che ce lo siamo meritati. Se giocherò l’Europa con questa maglia? Mi piacerebbe sì, anche se ho trent’anni e la tentazione di provare un’esperienza in una grande. La famiglia Percassi sa come la penso ma se non arriva nessuna offerta irrinunciabile io resto qui a Bergamo".

"Valuterò eventuali offerte col club"

E ancora: "Gasperini ha detto che non vado da nessuna parte? Se qualcuno mi cerca è anche merito suo visto che mi ha fatto fare 14 gol, se avessi fatto un campionato normale non mi avrebbe cercato nessuno. Scherzi a parte, posso dire che a Bergamo si sta molto bene, questa è una società molto seria e abbiamo raggiunto un obiettivo che da tanti anni non accadeva, siamo entrati nella storia ma come ho già detto ho 29 anni e più di una volta sono già stato vicino a qualche grande squadra ma non sono mai riuscito a vestire la maglia di un top club. Se arriva un'offerta irrinunciabile, ripeto, io e la società ci penseremo insieme e vedremo cosa fare".

La festa nello spogliatoio

"Nello spogliatoio eravamo tutti contentissimi, soprattutto i più vecchi come Raimondi o Migliaccio che smettono di giocare a calcio e finire così è certamente molto emozionante. 10 anni fa facevo qualcosa di storico a 19 anni in Sudamerica, come giocatore sono cresciuto tantissimo e continuo a migliorare perché quest'anno ho trovato un allenatore che mi ha cambiato la posizione in campo: sono tornato a giocare come facevo in Argentina, io giocavo dietro la punta e in questo campionato invece di essere in un 4-3-3 largo a sinistra ora sono più attaccante. Sono migliorato e sono molto contento di questo e cerco di continuare sempre così. È andato tutto molto bene anche grazie ai miei compagni".