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Roma, Spalletti apre all'Inter e su Totti contro la Juve...

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore della Roma (Getty)

All'Olimpico arriva la Juve, che ora vuole assicurarsi lo scudetto. L'allenatore giallorosso pensa al rilancio del capitano: "Esistono possibilità che giochi contro i bianconeri". Sul nuovo incarico di Sabatini con il gruppo Suning: "E' un dirigente importante, perché non tornare a lavorare con lui?"

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Roma-Juve è sempre Roma-Juve, grande classica del calcio italiano soprattutto negli ultimi anni. E ora, entrambe le squadre, se la giocheranno faccia a faccia per obiettivi differenti: Spalletti&co per il secondo posto e l'accesso diretto alla Champions, Allegri per chiudere definitivamente il discorso Scudetto. Alla vigilia, l'allenatore giallorosso ha parlato di tutto, anche del suo futuro. Lasciando intuire un'apertura all'Inter. 

Su Sabatini e il nuovo incarico col gruppo Suning

"Sabatini è un direttore sportivo forte, un personaggio che ha esperienze importanti, da squadre forti, da club importanti, da club che vuole tentare di riproporsi per quanto riguarda le vittorie. Non mi sorprende che abbiano chiamato Sabatini, con lui ho avuto dei punti di vista contrari, ma sono stato d'accordo anche su tante cose. Come si fa nel lavoro, è un dirigente forte, molto importante. L'ho detto più volte. Per cui se continuerò a lavorare, con quello che ci sono stato bene, se avvenisse la possibilità perché non farlo con lui?".

Su Nainggolan e Perotti

Spalletti ha parlato poi di due giocatori a rischio per lo scontro contro la Juve. "Sono giocatori forti, dei quali vista la mancanza anche di altri giocatori forti, tu fai malvolentieri a meno. Un giocatore come Radja lo vorrei sempre a disposizione, un calciatore come Diego in condizione fa parte di quei calciatori che hanno quel carattere per giocare queste partite. Li andremo a valutare bene in questo allenamento e nelle ulteriori cure che faranno, abbiamo uno staff medico che starà loro addosso da qui a prima della parti".

"Dzeko mancherà, ma vogliamo vincere lo stesso"

"Ci dispiace, perché Edin ormai era il nostro terminale offensivo, la squadra aveva cominciato a servirlo nel modo giusto, a riconoscere i modi di smarcarsi più corretti per la qualità dei compagni. Ormai era l'attaccante, il finalizzatore della Roma. Il fatto che ci venga a mancare qualcosa ci toglie, però poi questa squadra ha altre possibilità e ha fatto vedere di funzionare anche in altri modi. Si vanno a rispolverare, si prendono in mano e si riparte per l'obiettivo della vittoria, del tentativo di vincere la partita senza scusanti o piagnistei. Dritti verso questa gara che ci deve vedere lucidi, nel senso che qualsiasi sforzo fisico-mentale vada fatto per una cosa sola, tentare di vincere questa partita, la vittoria ti darebbe la possibilità di arrivare secondo. Noi dobbiamo avere la visuale libera per quell'obiettivo. Senza girare la testa".

"Totti può dare una mano con la Juve"

Queste le parole di Spalletti riguardo il Capitano della Roma: "Su Francesco, per quanto riguarda la partita passata, ne abbiamo già parlato. Mi son trovato gli ultimi 5 minuti e lì la valutazione può essere fatta in più modi. Ho scelto di fare così. Quando l'ho fatto entrare 5 minuti non sono cambiate le opinioni. Con la Juve può dare una mano, esiste la possibilità".

 

Sulla distanza tra Roma e Juventus

"Quest'anno la Juve si è fatta trovare sempre dove e come aveva programmato di essere. Senza mai intoppi, ritardi. Un progetto a stadi di avanzamento, in maniera netta. Mi sembra difficile identificare qualcosa per stare al loro passo. Lo ribadisco: la Juve ha fatto vedere, in alcuni momenti, che poteva dimostare anche di più e si è permessa di gestire alcune situazioni. Per il momento la distanza c'è, ma la Roma ha lavorato nella maniera giusta. La Roma ha fatto il suo lavoro di squadra con tutte le sue forze. Non c'è riuscita, probabilmente per colpa dell'allenatore della Roma ha perso qualche partita di troppo. La squadra resta forte e doveva perdere qualche partita di meno. C'è da dare seguito a un modo di lavorare serio ed importante e di scelte, a volte difficili e dolorose, per avere la possibilità di andare avanti e migliorare sempre, ma non ti permetterà di arrivare a quel livello lì. Anche se abbiamo giocato grandi partite, la Juve fa vedere che è avanti. Al di là dei soldi, che non considero di primaria importanza. Ci sarebbe da vedere poi quanti se ne possono spendere, andrebbero considerate altre cose. Ormai c'è la possibilità di prendere giocatori importanti, faccio il nome di Dzeko: se fossimo andati indietro allo scorrimento dello scorso campionato, saremmo andati avanti con il tridente leggero e saremmo stati costretti a mandarlo via".

Olimpico esaurito per Roma-Genoa

"A me fa piacere. Considerata la situazione, il tipo di partita e l'avversario, la possibilità che Totti domani possa dare un contributo alla Roma esiste. Mi fa piacere avere tanto pubblico allo stadio, negli ultimi periodi non l'abbiamo avuto, ai calciatori quando sono venuti qua è sempre stato detto del calore, della passione, dell'affluenza, della partecipazione emotiva e l'hanno vista poche volte. Ho avuto la fortuna di viverla precedentemente e la ricordo bene. Quest'anno e l'anno scorso poche volte e quando c'è stata non siamo stati bravi a funzionare nella nostra totalità. Però poi è un piacere, è un dato di fatto per quello che è il ritrovato entusiasmo dentro la squadra, l'aver ritrovato la squadra. Era un po' la priorità che mi è stata assegnata quando sono arrivato qui, ricostruire una Roma forte. La Roma è una squadra forte al di là della posizione e del punto che fa la differenza. Ma è una Roma forte".

 

I complimenti a Conte: "Merito suo"

Spalletti fa i suoi complimenti a Conte per la vittoria della Premier: "Vanno bene tutte le considerazioni, ma è merito suo, ha fatto funzionare la squadra dettando il suo calcio, come ha spesso fatto, perchè è uno che parla di calcio nello spogliatoio. Bravo, gli faccio i complimenti, gli vanno dati i meriti di aver vinto un campionato che è un premio per la categoria. E' la sua incoronazione". Sulle parole di Sarri, il quale ha detto che sarebbe meglio che Roma e Napoli giocassero in contemporanea per questo finale di stagione in cui si giocano il secondo posto: "Sarebbe giusto. Ma anche quella precedente fa parte di questo pacchetto in cui siamo a questa distanza e c'è in ballo la seconda posizione. Mi va bene, però non questa sì e quella prima no, quando loro avevano il Cagliari prima e noi il Milan dopo".