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Genoa, Juric: "Non ho paura, possiamo fare bene"

Serie A
Ivan Juric, allenatore del Genoa (Getty)

Così il tecnico prima del Torino: "Abbiamo preparato la gara al meglio, poi vediamo. Simeone? Lo forzeremo perché sia in campo. Pensiamo solo al campo, a vincere contrasti e a creare la superiorità numerica"

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Quella contro il Torino sarà la partita della vita. L’aveva già detto dopo la sconfitta contro il Palermo, Ivan Juric l’ha ripetuto anche nella conferenza stampa alla vigilia della sfida contro i granata. I rossoblù sanno di dover vincere per forza senza perdere altri punti come accaduto nel turno scorso e avvicinare così l’obiettivo salvezza. Queste le parole del tecnico durante la presentazione della partita.

"Possiamo fare bene"

"Abbiamo preparato la gara al meglio poi vediamo domani. Sono convinto che possiamo fare bene perché, al di là dei cali, possiamo fare una bella partita. Ci sarà un pubblico importante, è una partita fondamentale ed è normale che tutti siano uniti. Quando le cose vanno male si svaluta tutto. Noi prima del Palermo in Sicilia abbiamo fatto una grande settimana di lavoro e nel primo tempo abbiamo avuto l'approccio sbagliato, mentre nella ripresa abbiamo creato tanto ma non è bastato. Il lavoro, ripeto, è stato fatto bene però accettiamo tutto. I social? Io non ho letto niente. Le nuove generazioni vivono così e bisogna accettarlo; noi vecchi viviamo le cose in un altro modo".

Sulla formazione

"Simeone ha fatto ieri il primo allenamento e lo forzeremo perché sia in campo, Cataldi ha saltato qualche allenamento. Mi spiace per l’errore di Lamanna, non succede quasi mai in una partita delicata ma è stato un incidente che è arrivato in un momento brutto; il ragazzo però è forte. Gli abbiamo dato tutto il sostegno sperando che domani faccia vedere il suo valore. Ho qualche dubbio a centrocampo e in attacco. Vedrò oggi".

Sull’avversario

"Il Torino verrà qui a fare la partita - ha aggiunto - la stanno preparando al massimo e verrà qui una squadra che giocherà al massimo. Io parto col presupposto che non è normale parlare della partita del 2009, i giocatori vogliono vincere. Noi quel giorno ci giocavamo la Champions, domani mi aspetto una partita contro una squadra che vuol vincere la partita. La retrocessione? Non ho paura in quel senso, abbiamo fatto cose che non ci aspettavamo come le vittorie contro Inter e Lazio e giocato partite dove potevamo fare di più. Ora ci giochiamo la gara in casa nostra e daremo il massimo".

Sulle aspettative

E ancora, sulla contemporaneità delle partite: "C’è un calendario che è stato fatto e lo accettiamo; il presidente come me percepisce che la squadra ha momenti in cui ha espresso un buon gioco e momenti in cui cala credo quando pensa troppo; dal punto di vista mentale dobbiamo fare bene dal punto di vista mentale. Loro devono fare la loro partita pensando solo al campo, vincendo contrasti e creando la superiorità numerica".