Milan, Montella: "Donnarumma deve decidere cosa fare da grande"
Serie AL'allenatore del Milan sui progetti futuri: "La società sta facendo di tutto per tenere Donnarumma, ora tocca a lui fare una scelta e decidere cosa fare da grande. Il numero 9? Ora è di Lapadula e per il momento se la tiene lui. L'obiettivo futuro è andare in Champions, ma non sarà facile"
Obiettivo sesto posto raggiunto, il Milan torna ufficialmente a giocare in una competizione europea dopo la vittoria contro il Bologna. Ora si può pensare al futuro e a quella che sarà la squadra della prossima stagione.
"Donnarumma prenda una decisione"
Ed ovviamente c’è la volontà di ripartire da Gigio Donnarumma. Del rinnovo del portiere rossonero ha parlato anche Vincenzo Montella: “A Donnarumma voglio bene come un figlio – ha dichiarato l’allenatore rossonero a margine del Premio Gentleman - E’ un ragazzo educato ed umile, valori che gli arrivano anche dalla famiglia. Ma ha raggiunto degli obiettivi, ha un futuro impressionante davanti. So che la società sta facendo degli sforzi enormi per riconoscere le grandi qualità di Gigio. Ma ora deve fare una scelta e capire cosa vuole fare da grande perché è anche diventato maggiorenne. Ma con la massima serenità perché la società sta facendo di tutto per tenerlo. Ora lui deve decidere, altrimenti diventa troppo tardi”.
"Il numero 9 del Milan? Per ora è Lapadula…"
Poi si parla di mercato e di quello che sarà il centravanti del Milan nella prossima stagione. Chi indosserà la numero 9 rossonera tra Keita, Morata e Kalinic? "Forse nessuno dei tre. La maglia numero 9 è di Lapadula e per il momento se la tiene lui. Quando giocavo e arrivava un attaccante forte che voleva il 9 non gliel'ho mai dato".
"Non sarà facile arrivare in Champions"
Sui progetti per il futuro: "C’è l’obiettivo di arrivare in Champions, un piano economico importante ed è altrettanto vero che siamo distanti da Juventus, Milan e Roma, i punti di distacco lo testimoniano. Io ci metto dentro anche l’Inter, ha un parco giocatori importante e può investire ancora. Potrei citare anche la Lazio, che ha fatto un grande campionato. Poi l’Atalanta, che non ha la storia di questi club, e la Fiorentina, che ha un’ottima squadra. Per andare in Champions c’è bisogno che molte situazioni combacino, non bisogna sbagliare nulla e l’allenatore dovrà essere bravo, così come ogni componente. C’è la volontà forte di migliorare la squadra e ne sono molto contento".