Primo 2001 a segnare in Serie A, risposta a Kean dopo neanche 24 ore dal gol del classe 2000 della Juventus. La domenica da sogno di Pietro Pellegri, il più piccolo di tuti che spaventa l'Olimpico nel giorno di Totti. Genoa nel destino, grazie agli insegnamenti di papà Marco, è il più giovane esordiente della storia della Serie A
All’Olimpico l’atmosfera era fantastica: un intero stadio per Totti, tra orgoglio e commozione. Ed invece arriva lui, Pietro Pellegri. Il più giovane di tutti nel giorno in cui un eterno ragazzino di 40 anni salutava la 'sua' Roma. Tre minuti appena per prendere palla, involarsi verso Szczesny e spaventare i giallorossi. Per un gol storico, primo 2001 a segnare in Serie A e secondo del nuovo millennio dopo Kean.
Il Genoa nel destino
Il 22 dicembre del 2016 la sua prima data speciale: Ivan Juric lo convoca per la sfida contro il Torino e lo fa anche esordire. Prima in Serie A a 15 anni e 281 giorni, eguagliato il record di Amadei che resisteva dal 1937. Tappe bruciate, sin da ragazzino. D’altronde, con un talento così, non poteva essere altrimenti. Pellegri è da tutti riconosciuto come uno dei migliori attaccanti emergenti del calcio italiano Di Genova e con il Genoa nel destino. Cresciuto a pane e rossoblù, ad appena 700 metri dal centro sportivi Signorini di Pegli. Il padre Marco è prima di tutto tifosi, poi anche team manager del Genoa, e gli ha trasmesso questa passione sin da bambino. Da quando Pietro, sul lungomare di Pegli, iniziava a dare i primi calci ad un pallone. Per poi farlo con la maglia del Genoa in tutte le squadre giovanili, dai piccoli amici alla Primavera. Raggiunta con due anni d’anticipo, quando ancora era in età Allievi. Ed ora? L’esordio in Serie A ed il primo gol contro la Roma. E pensare che lo scorso anno Gasperini stava già per lanciarlo all’ultima giornata ma "non ho voluto bruciare le tappe". Juric, invece, gli ha dato fiducia, facendolo esordire a Torino, concedendogli la prima al Ferraris contro il Chievo e schierandolo dal primo minuto contro la Roma. Un esordio da titolare… con gol! Nel giorno della Roma al secondo posto e del saluto di Francesco Totti. E in quello che, inevitabilmente, è diventato anche di Pietro Pellegri.
Botta e risposta a suon di record
Prima Kean, poi Pellegri: due gol in due giorni dal nuovo millennio. Il 2000 bianconero ha risolto la partita contro il Bologna, diventando il primo calciatore del ventunesimo secolo a segnare in Serie A. Il 2001 del Genoa gli ha subito strappato lo scettro, segnando meno di 24 ore dopo il gol del vantaggio dei rossoblù contro la Roma. Appena 16 anni e 72 giorni per Pellegri per segnare il suo primo gol in Serie A. Giovanissimo, ma non da record. L’attaccante del Genoa è terzo in questa speciale classifica, c’è chi ha fatto meglio di lui. Il primo è Amadei, che segnò il primo gol in Serie A ad appena 15 anni e 287 giorni. Poi c’è Piola, con 16 anni e 68 giorni. Pellegri è sul gradino più basso del podio, appena dietro due grandi attaccanti della storia del calcio italiano. Un biglietto da visita eccellente per chi, ad appena 16 anni, ha ancora tanta strada da fare.