Udinese, Gerolin: "Qui per migliorare. Nomi mercato? Ancora segreti"
Serie AAmbizione e voglia di ricominciare, queste le parole del nuovo ds bianconero in sala stampa: "Il nostro dovere nostro è creare nello spogliatoio questa mentalità, cioè che per andare in piazze più importanti qui devi dare il massimo. E adesso hanno tutte le strutture per dimostrare il loro valore"
Prima un volto nuovo in società, poi il mercato. Anche se Manuel Gerolin, nuovo ds dell'Udinese chiamato a sostituire Nereo Bonato, era già stato osservatore e responsabile scouting dell'area tecnica bianconera (senza contare il suo passato da calciatore). Adesso, dopo qualche anno, il ritorno all'Udinese: "Devo molto alla famiglia Pozzo, sono felice". Presentato in conferenza stampa, Gerolin ha parlato delle ambizioni della squadra.
"Nomi mercato? Ancora segreti..."
L’Udinese non è partita benissimo nel campionato appena concluso, ma ha una struttura tecnica molto interessante. E’ mancato qualche punto, sono stati penalizzati da qualche infortunio, ma è stato raggiunto l’obiettivo minimo. Ci sono buonissime prospettive, buoni giovani, ma bisogna lavorare al mille per mille. Il nostro dovere nostro è creare nello spogliatoio questa mentalità. Per andare in piazze più importanti qui devi dare il massimo. Hanno tutte le strutture per dimostrare il loro valore. Dobbiamo stare molto attenti al lavoro che viene svolto quotidianamente". E ancora: "’Udinese fin dai tempi che c’ero io è sempre stata attenta a tutto il mercato. In primis, però, si guarda al mercato italiano, ai ragazzi nati in Friuli. Poi in base alle possibilità si allarga lo sguardo alle altre nazioni. E’ uno scouting maggiormente internazionale, vero, ma senza trascurare il mercato italiano". Sugli acquisti: "Faremo il punto in questi giorni. E’ normale che la rinuncia a Zapata porterà ad andare qualche giocatore di quel ruolo. Per quanto riguarda il portiere ci saranno dei rientri e valuteremo".
"Bisogna avere voglia di non fermarsi"
Conclude Gerolin: "Manco ormai da Udine da 10 anni. Me ne sono andato nel 2007 per fare il direttore sportivo al Siena. E già quella volta l’Udinese era un modello a livello tecnico e strutturale. Nel frattempo comunque ci sono stati grandi miglioramenti. Vedere come sono cresciute le strutture significa avere sempre voglia di andare avanti, di non fermarsi mai. Il mio compito qui sarà quello di equilibrare tutte le aree". Legame società territorio: "Questo è il segnale che vuole dare la società alla gente, ma anche ai giocatori. Vogliamo che i ragazzi crescano dal punto di vista lavorativo. Dobbiamo trasmettere questa forza ai nostri giocatori. L’Udinese non è una situazione di passaggio per spiccare il volo, ma è qui che dobbiamo dimostrare di essere forti e di crescere". Su Delneri: "Ci sarà un rapporto fondamentale e quotidiano con i tecnici, anche con il settore giovanile, la Primavera è l’anticamera della prima squadra. Il rapporto con Gigi tra l’altro è ottimo, Delneri è uno di noi. Abbiamo le stesse idee da portare avanti, vogliamo arrivare a inizio campionato con una squadra bella tosta".