Dall'ottimo inizio di stagione al mercato, trattenendo i propri gioielli per il bene del gruppo: "Reina? Io al PSG ho detto grazie e arrivederci", parola del presidente del Napoli ai microfoni di Sky Sport. "Patetico pagare certe cifre, il fair play finanziario vale per tutti".
Valori preziosi, idee lungimiranti e tanta voglia di tenere con sé i propri campioni. Passando dal bel gioco e dalla consapevolezza di possedere un grande allenatore. Tra un ottimo inizio di stagione e un lunghissimo calciomercato ormai al traguardo finale. Perché "Il club di Maradona era morto. Io ho creato una nuova squadra che guarda caso è l'unica italiana che da 8 anni sta sempre in Europa e da 4 stagioni in Champions League", parola di De Laurentiis. Il presidente del Napoli, in un’intervista ai microfoni di Sky Sport, ha spaziato tra i principali temi azzurri. Quelli attuali, con le ultime trattative da ultimare, e quelli rivolti ai preziosi risvolti del campo: ovvero l'amore per il bel gioco e la voglia di diventare sempre più protagonisti.
I campioni restano
Passaggi importanti, veri, in un’intervista a tutto tondo. Piena di amore azzurro. Questione di grandi giocatori, intoccabili: "Una mia grande capacità e volontà è quella di cercare di tenermi tutti i grandi campioni. Perché se non c'è un timoniere bravo al comando della società si può avere solo un successo estemporaneo". Il tutto in un’estate piena di sforzi e passione nel trattenere i grandi nomi della squadra. Per il bene di un gruppo unito e sempre più forte.
Reina c’è
Tra campo e mercato. Con passione verso i propri calciatori, considerati come dei figli. Giocatori che, nonostante le ricche offerte, scelgono il cuore azzurro. Inevitabile, dunque, pensare al portiere: "Reina ha un contratto che scade l'anno prossimo. A casa mia i contratti si rispettano. Io al PSG ho detto grazie e arrivederci. Adesso il califfo mi ha scritto che vuole palarmi. Ma parlare 'de che?'. Non siamo qui per fare gli sparring partner. Sono comunque in buoni rapporti con loro".
Da Zapata a Berardi
Intanto i fatti. Quelli delle ultime ore scandite da trattative veloci e serrate. Con il Napoli concentrato sul proprio attacco. Al centro dell’attenzione il futuro di Zapata, conteso tra Sassuolo e Sampdoria: "Zapata + Berardi, il gioco si fa? Gli interessi sono molteplici. Zapata lo cercano Sassuolo, Sampdoria, un club russo, uno tedesco, uno inglese. O l’ultimo giorno o non succede nulla e Zapata rimane in casa Napoli - e la cosa non mi dispiace - oppure ci sarà l’irruente asta dell'ultima ora". Alla base, però, le idee condivise assieme alla società e all'allenatore: "Ci sono tanti giocatori che piacciono a me e Giuntoli, anche a Sarri. I giocatori che sono suonabili in questa tastiera armonica verranno presi in considerazione".
Certe cifre...
Il mercato è cambiato. Valori e prezzi si sono alzati in maniera esponenziale, soprattutto durante quest’ultima finestra estive. Cifre folli, esorbitanti. "Voglio parlare con Ceferin: I procuratori non possono fare il buono e il cattivo tempo del mercato. Mi sembra patetico e cafone pagare certe cifre - come quest'estate - per un calciatore. Il fair play finanziario vale per tutti, caro Ceferin!". Parole dure ma allo stesso tempo reali, quelle di De Laurentiis: una vera e propria ‘frecciatina’ nei confronti del presidente della UEFA.
Sarri e Insigne, un patrimonio
Concetti e idee chiare, volte a un solo obiettivo: il bello. In un gioco frizzante, spettacolare e supportato dai risultati. Alla base di tutto, però, la mente di un allenatore speciale: "Sarri è un grande allenatore. Ha tutta la mia stima, è un allenatore che sta mettendo tutta la sua capacità e la sua cultura". In campo, poi, il genio di un artista del pallone, Insigne: "Lorenzo nella Nazionale è già considerato un leader, un pezzo da 90". Parola di De Laurentiis.