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Inter, Karamoh: "Che storia i nerazzurri, sogno la Champions League"

Serie A
Karamoh risponde ai tifosi sui social (foto Facebook Inter)

Il giovane calciatore nerazzurro risponde ai tifosi: "Quando mi ha chiamato l'Inter l'ho scelta subito, è un club con una grande storia e sono orgoglioso di farne parte. Spalletti ama vincere, il mio profilo potrebbe interessargli. Amo dribblare, devo migliorare nella rapidità ed ho come modello Samuel Eto'o"

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Primi giorni all'Inter per Yann Karamoh, atteso da quest'importante avventura in Italia. Dopo le due, positive stagioni al Caen, il classe '98 ha scelto i nerazzurri per provare a fare il definitivo salto di qualità. Ed ora si è presentato ai suoi nuovi tifosi, rispondendo alle domande degli interisti sui canali social della società: "Avevo varie possibilità, ma quando ho sentito 'Inter' mi sono subito bloccato e l'ho scelta – ha dichiarato Karamoh - Non me lo aspettavo, perchè col Caen ero riserva. Tutto si è svolto velocemente. L'Inter era un mio sogno, spero di usare la maglia dell'Inter per toccare la Champions League. Di questa società ho sempre apprezzato la storia, da San Siro mi aspetto una pazzia positiva. Per me sarà un'esperienza nuova".

"Il mio punto di riferimento è Eto'o"

Poi Karamoh parla dei suoi primi giorni a Milano e si presenta dal punto di vista tecnico: "Spalletti è un tecnico che ama vincere. Credo che il mio sia un profilo che possa interessargli, spero che le mie caratteristiche mi permettano di entrare in squadra e di essere scelto. Il mio punto di riferimento? Direi Eto'o. Mi piace dribblare, controllare la palla e mettere in pratica le varie tecniche. Devo migliorare nella velocità, devo essere più rapido. Sono pronto a ricoprire diversi ruoli, nelle nazionali giovanili ho giocato sia come attaccante che come ala sinistra, la posizione in campo non deve essere un aspetto fiso. Il numero? Indosserò la 10 perchè mi ricorda Ronaldo". Sulla città e la squadra, aggiunge: "“Ho avuto un impatto magnifico con Milano, ho avuto già la possiblità di fare qualche giro in città e mi è piaciuta tantissimo. Adesso avrò tempo di conoscere anche tutti i compagni, ma in tanti mi hanno già chiamato per darmi il benvenuto. Ho fatto amicizia con Dalbert ma anche con altri compagni che parlano il francese. Sono sicuro che si creerà un bel rapporto con tutto il gruppo".