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Spalletti: "Soddisfatto al 100% della mia Inter. E sul mercato..."

Serie A
Luciano Spalletti, allenatore dell'Inter (getty)

L'allenatore toscano felice dei suoi: "La qualità dei ragazzi è altissima, ho trovato gente disponibile, professionisti veri. I giocatori non sono solo auto e soldi, quelli così noi li buttiamo fuori". E le scelte fatte sul mercato... "La difesa è corta, è vero, ma Ranocchia e D'Ambrosio sono da Inter. Skriniar? Diventera fortissimo"

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“Oggi sono soddisfatto al 100%”. Positivo e ottimista, Luciano Spalletti, che giorno dopo giorno vede crescere di condizione e di rendimento la sua Inter. Nonostante un calciomercato ricco di incognite e difficoltà, l’allenatore toscano si è detto contento del lavoro fatto dalla dirigenza: "Ci si aspettava un mercato differente, è vero, mi ero convinto anche io di poter fare il cuoco con certi ingredienti. Ma oggi sono soddisfatto al 100%. Quando a Riscone dissi che mi erano state fatte delle promesse e che avrei detto tutto se non fossero state mantenute, il mercato non era completo e soprattutto non conoscevo ancora tutti i giocatori”, ha spiegato a La Gazzetta dello Sport l’ex tecnico della Roma. “Cosa mi ha convinto di più? La qualità dei ragazzi è altissima, ho trovato gente disponibile, motivata, professionisti veri. L’essere professionisti significa avere competenza e passione in ciò che si fa. E i 55-60 mila spettatori che domenica verranno a tifare allo stadio lo faranno anche perché convinti da ciò che i ragazzi hanno messo sul campo finora. I giocatori non sono solo auto e soldi, quelli così noi li buttiamo fuori. Ma a volte si confonde il menefreghismo con la fragilità”.

"Borja alla Pirlo. Skriniar diventerà un top"

Ampio discorso sul mercato, che comincia da due dei nuovi arrivi: “Borja Valero e Vecino sono abituati al nostro calcio, ai nostri ritmi, hanno carattere. Ecco, forse mancava gente così all’Inter, almeno questo ho pensato osservando da fuori la squadra”, ha continuato Spalletti. Che, parlando di Skriniar, è sicuro: “Diventerà un grandissimo difensore. Ha qualità, voglia e incredibili margini di miglioramento”. Negli ultimi giorni presi anche Dalbert e Cancelo: “Dalbert ha un piede sinistro fantastico, ha facilità di corsa, crossa bene. Non difende male, ma deve imparare a stare dentro il reparto. Se può giocare con Cancelo? Sicuro! Ma non si trascurino D’Ambrosio e Nagatomo”. L’ultimo arrivato è Karamoh: “È ancora un bambino di fatto. Ha buona tecnica, deve invece migliorare a livello di scelte nella zona calda, a ridosso della porta avversaria”.

"La difesa è corta, ma Ranocchia e D'Ambrosio sono da Inter"

Mancato, invece, lo squillo della società per portare altri rinforzi in difesa: “Certo, inutile nasconderlo: la difesa è corta e ci manca un centrale di ruolo. Ma non volevano comprare tanto per fare numero, non fa parte della nostra politica. E allora ho parlato e lavorato con chi già c’era: beh, posso garantirvi che Ranocchia e D’Ambrosio sono due centrali da Inter”, continua l’allenatore toscano. “Non mi interessa il passato, giudico ciò che vedo io sul campo, altrimenti sarebbe tutto da buttare a priori. Siamo completi dietro: Miranda e Skriniar sono pure veloci, anche se c’è chi li giudica lenti. Il brasiliano, in particolare, mi piace perché sa adattarsi come pochi all’avversario di turno”. A centrocampo manca qualcuno alla Nainggolan… “A turno i nostri centrocampisti faranno il Nainggolan o il Vidal. Ho cinque ottimi giocatori per tre posti. Borja alla Pirlo è l’ideale, gli altri possono e devono fare un po’ di tutto. Sono poi affezionato di più a chi sa accettare ruoli marginali in un determinato momento. Mi piace per esempio Joao Mario, ultimamente decisivo partendo dalla panchina. Ha mostrato un certo caratterino da leader, sa aggredire il mediano avversario, da trequartista lo fa bene, e contro la Spal giocherà lui”.

"Perisic ha capito l'Inter. Candreva una certezza"

Uno degli obiettivi di Spalletti sarà di riportare Brozovic ad alto livello: “Lui è uno che sta sempre intorno alla palla, non si ferma mai. Fa anche gol, sente e vede la porta. Anzi fra i centrocampisti è quello che ha più colpi nella cartuccera per fare gol. Basta non creargli un recinto”. Da un croato a un altro croato, Perisic. Che è rimasto: “Gli abbiamo parlato chiaro, è stata brava anche la società a trovare gli argomenti giusti per trattenerlo. Gli è stato detto che da qui non si sarebbe mosso, e lui ha smesso di fare questa provetta di forza con il club, cose normali con i grandi giocatori. Ivan è un atleta impressionante, fa recuperi fondamentali, è uno che mette la squadra al primo posto. Ama molto muoversi lungo la linea laterale, a Roma è stato decisivo lì, ma se impara a stare ogni tanto anche cinque metri più verso l’interno può diventare devastante nella riservina, nella zona alle spalle di Icardi, dove c’è l’animale buono da cacciare, dove si può fare molto male all’avversario”. Infine una battuta su Candreva: “Un altro che macina chilometri, una certezza. Deve aumentare però la ferocia quando butta la palla in area dove c’è quell’animaletto (Icardi, ndr) che lì dentro sta come sul divano di casa sua”.