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Kessié e il gol contro la Spal: "Esultanza in onore di mio padre"

Serie A

Il gesto del saluto militare per festeggiare il secondo gol alla Spal non è casuale. Il giocatore ivoriano ha voluto esultare in questo modo per onorare il padre, ex giocatore e militare della Costa D'Avorio, morto per malattia quando Kessié aveva solo 11 anni

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Tutti ricorderanno l'esultanza di Kessié dopo aver segnato uno dei rigori che ha permesso al Milan di battere la Spal 2-0. Dietro a quel gesto, il saluto militare, c'è una storia particolare. Il padre del centrocampista ivoriano militava nell'esercito della Costa d'avorio ed è morto di malattia quando Franck era solo un bambino: "Papà era un calciatore, giocava davanti alla difesa nella massima serie della Costa d’Avorio. Poi è diventato un militare, non è andato in guerra, però è morto di malattia quando io avevo 11 anni. Per questo faccio il gesto del militare: è per lui.

Anche la scelta del 19 non è casuale. Per Kessié quel numero è molto speciale: è la data del suo compleanno, del suo arrivo in Italia e, soprattutto, della scomparsa del padre, un altro modo per onorarlo...Da Orfano Kessiè mandava del denaro agli orfanotrofi della Costa D'Avorio: "Gli davo qualche soldo in più - dice il suo storico procuratore - e lui me ne chiedeva altri, non capivo. Poco tempo fa me lo ha spiegato: sai, vecchio, ti ricordi i soldi di Cesena? Io sono orfano, li mandavo agli orfanotrofi in Costa d’Avorio". 

Oltre che al padre il calciatore si inspira anche a due dei più forti giocatori africani: "I miei idoli sono Yaya Touré e Micheal Essien, spero di diventare forte come loro un giorno".